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Creazione Superlega, la condanna dell’Uefa: «Ecco cosa rischiano i club»

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In seguito all’annuncio della volontà di creare una Superlega da parte di alcuni club europei, è arrivata la dura risposta dell’Uefa

Dodici squadre hanno aderito al progetto della nuova Superlega Europea. Nello specifico, le società in questione sono Manchester United, Liverpool, Manchester City, Arsenal, Chelsea, Tottenham, Barcellona, Real Madrid, Atletico Madrid, Inter, Milan Juventus.

Florentino Perez (Real Madrid) sarà il presidente. John Henry (Liverpool), Joel Glazer (Manchester United) e Stan Kroenke (Arsenal) saranno i vicepresidenti. È atteso per questa sera, ore 22.30 italiane, l’annuncio ufficiale.

Intanto è arrivata la risposta ufficiale del massimo organo europeo:

«La UEFA, la Federcalcio inglese e la Premier League, la Federcalcio spagnola (RFEF) e LaLiga, la Federcalcio italiana (FIGC) e la Lega Serie A hanno appreso che alcuni club inglesi, spagnoli e italiani potrebbero aver intenzione di annunciare la creazione di una cosiddetta Super League chiusa.

Se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi – UEFA, FA, RFEF, FIGC, Premier League, LaLiga, Lega Serie A, ma anche FIFA e tutte le nostre federazioni affiliate – resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto, un progetto che si fonda sull’interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà. Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi; non può essere altrimenti.

Come annunciato in precedenza dalla FIFA e dalle sei Federazioni, ai club interessati sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l’opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali. Ringraziamo quei club di altri paesi, in particolare i club francesi e tedeschi, che si sono rifiutati di iscriversi a questo torneo. Chiediamo a tutti gli amanti del calcio, tifosi e politici, di unirsi a noi nella lotta contro un progetto del genere se dovesse essere annunciato. Questo persistente interesse personale di pochi va avanti da troppo tempo. Quando è troppo è troppo».

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