2014

Crecco: “Solo un brutto spavento, ora vado e torno più forte di prima”

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«Sì, lo ammetto, ho avuto paura. Lo chiesi al dottore: “Non è che resto paralizzato?”». Tossiva sangue, Luca Crecco, riusciva a malapena a respirare: 17 giorni dopo l’infortunio contro il Torino nella semifinale Primavera, Luca è tornato a casa. Una settimana fa è stato operato alla clavicola, tra una settimana toglierà i punti. Poi, la riabilitazione.

Cosa ricorda di quella sera?
«Una botta tremenda, non riuscivo a muovermi. Lo spavento, la corsa in ospedale: poi, all’una, chiesi il risultato di Lazio-Torino. Purtroppo avevamo perso…».

Il telefono è squillato tanto, in questi giorni.
«Fortunatamente mi sono stati vicini tutti: compagni, amici, e anche i giocatori della prima squadra. Soprattutto Ledesma, ma non solo lui».

Come trascorre le giornate?
«Non posso fare ancora attività fisica, al massimo una camminata al parco con mio padre. Riesco comunque a giocare alla Playstation, poi non mi sono perso una partita del Mondiale».

In questi giorni avrebbe anche dovuto sostenere l’esame di maturità.
«Gli allenamenti con la prima squadra non mi hanno permesso di seguire le lezioni. Lo farò l’anno prossimo, da privatista».

Quando la rivedremo in campo?
«Tra 25 giorni tornerò a correre, potrei anche andare qualche giorno ad Auronzo a fare differenziato, ma comunque spero di poter giocare una partita già ad agosto».

Con la Lazio o altrove?
«Con la società stiamo parlando, e sappiamo entrambi che la soluzione migliore è quella di andare a giocare un anno fuori (ha tante richieste da club di B, ndr)».

Sperando magari di fare come Cataldi…
«Ho parlato con Danilo, mi ha raccontato il suo anno a Crotone. Non è stata un’esperienza facile, all’inizio: anche lui non si aspettava di fare così bene, per questo è felicissimo. E mi ha consigliato di seguire la stessa strada».

Il sogno più grande?
«Non ho dubbi: tornare e vestire la maglia della Lazio».

Fonte: (La Gazzetta dello Sport Ed. Roma)

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