2015
«Criminalità organizzata infiltrata nel calcio»
Il pg della Corte d’appello di Roma Marini: «Rapporti sempre più stretti e ambigui». Viminale spiazzato. Lotito: «Servono scelte di rottura»
Ultrà prestati al crimine o criminali travestiti da ultrà? Comunque li si voglia chiamare, nella Capitale hanno fatto il definitivo salto di qualità. Messi sullo stesso piano di mafiosi, corruttori, usurai, sfruttatori e narcotrafficanti, gli altri «problemi» di Roma. Fa una certa impressione. «La violenza ultrà dentro e fuori gli stadi non è solo un problema di ordine pubblico», denuncia il procuratore generale della Corte d’appello di Roma Antonio Marini. «Crea forte preoccupazione — dice in un passaggio della relazione d’apertura dell’anno giudiziario, che fotografa lo stato (pessimo) della giustizia nella Capitale — l’infiltrazione della criminalità organizzata nel mondo del calcio, come emerge da una serie di episodi e di inchieste giudiziarie avviate di recente». E a corredo il p.g. cita il «3 maggio», «Genny ‘a Carogna» e il povero «Ciro Esposito». La dimostrazione, secondo Marini, che «in questi ultimi anni i rapporti con la criminalità organizzata sono diventati sempre più stretti e connotati di ambiguità, soprattutto quelli con la tifoseria degli ultrà». SOS Parole pesanti come pietre, che ieri hanno spiazzato più di qualcuno al Viminale. L’ipotesi, avanzata dal procuratore, che la gestione delle curve di Roma e Lazio sia finita nelle mani delle organizzazioni criminali non trova riscontri fra chi, ogni settimana, deve gestire l’ordine pubblico allo stadio. «Più che di organizzazioni — dice una fonte dell’Interno — parliamo di fatti criminali ». Quelli sì innegabili (lo dimostra l’ultimo derby). Come la carenza di personale lamentata dalle forze di polizia, aggravata dall’allarme terrorismo, di cui ieri il sindaco Marino si è fatto portavoce in una lettera inviata ad Alfano. Ed è vero pure che Roma da mesi attende il famoso «piano sicurezza» del ministro… LUI LO SA «Servono decisioni coraggiose e scelte di rottura, io l’ho fatto». Claudio Lotito è stato l’unico a raccogliere la denuncia di Marini. La sua ricetta? «Tutti i cittadini devono contribuire a rilanciare il sistema sportivo, la tifoseria sana deve emarginare e denunciare».
Fonte: La Gazzetta dello Sport