2014

Da ‘ciccione’ a idolo: la storia del tifoso viola prima insultato e poi idolatrato dai mille laziali del Franchi

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Bella giornata, grande vittoria. Il ritorno a Roma ha un sapore dolce per i mille del Franchi, Firenze è espugnata per la seconda volta consecutiva. Djordjevic prima e Lulic poi regalano a Pioli tre punti d’oro che valgono un -3 dalla terza piazza. Tanti sorrisi, non solo per il risultato sul campo.
 
Intorno al 30′ un tifoso della Curva Sud viola (dunque affianco al settore ospiti) si evidenzia dagli altri sfottendo pesantemente il pubblico laziale. La risposta dei 1000 supporter biancocelesti non si fa attendere, ancor di più immediatamente dopo il gol di Djordjevic. “Dove sta, il ciccione dove sta?” è il primo coro cantato dopo il gol dell’ariete serbo. Il botta e risposta prosegue ancora, il tifoso viola non molla la presa. Intervallo, secondo tempo, assedio della Fiorentina. Poi lo 0-2 di Lulic. In mezzo tanti cori di incitamento per la Lazio, che ha saputo reggere l’urto agli attacchi viola. La partita finisce, si sentono solo i mille laziali del Franchi, sono loro i padroni indiscussi. Il ‘dialogo’ con il tifoso viola riprende, ma stavolta i toni cambiano. I laziali lo chiamano a gran voce, lui risponde. Alza la mano, sorride, si inchina. Alla fine corre sotto il settore ospite e lancia il proprio vessillo. Poi torna seduto. Lo stadio si svuota, lui resta lì. È il protagonista numero uno. Arriva uno steward, i laziali si fanno sentire “lascialo stare, steward lascialo stare“. Sorride lui, sorridono i laziali. Sorride lo steward. Bisogna uscire. Stavolta sul serio. Dopo una mezz’ora abbondante tocca anche agli ospiti, che si trovano davanti proprio il nuovo idolo. “In curva nord, il ciccione in curva nord“. Idolo vero. Che forse da ieri è diventato anche un po’ laziale.
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