2014
Da Dias a Keita, tutti i volti della rinascita biancoceleste
Il ritorno di Edy Reja ha segnato una vera e propria svolta nella stagione fino a quel momento travagliata della Lazio: come riporta l’edizione romana de La Gazzetta dello Sport, nel 2014 i biancocelesti hanno conquistato 11 punti in 5 partite (di cui 7 punti in trasferta); soltanto Juventus e Parma hanno fatto meglio, considerando che la Roma ha una partita in meno. La Lazio ora vede di nuovo l’Europa, la classifica è sensibilmente migliorata e il merito é soprattutto del tecnico friulano che ha avuto la capacità di rimotivare la squadra, ma prima di tutto i singoli.
Ma vediamo da vicino chi sono gli esecutori della ‘Rivoluzione-Reja’: la sorpresa finora si chiama Etrit Berisha. Reja inizialmente si è affidato a lui per necessità, visto che Marchetti era indisponibile, poi con il passare delle gare condite da prestazioni più che convincenti il numero uno albanese è diventato almeno per ora il portiere titolare, ed è difficile pensare che non ci sia anche nel derby.
Un’altra magnifica opera di ‘restauro’ è stata compiuta sul brasiliano André Dias, che nella prima parte di stagione era stato relegato ai margini da Petkovic, escluso dalla lista Uefa e in procinto di tornare in Brasile. Reja ha bloccato la sua cessione, gli ha fatto recuperare la forma e lo ha rimesso al centro del suo progetto. Il risultato? Basta guardare i numeri della difesa.
Ci sono poi i due italo-argentini Biglia e Ledesma: il loro esordio ufficiale in coppia è datato alla rovinosa sconfitta di Supercoppa italiana contro la Juventus. Dopo quella partita le valutazioni sulla loro presunta incompatibilità si sprecarono, poi Reja per necessità è stato nuovamente costretto a schierarli insieme (ironia della sorte di nuovo contro la Juventus) e il risultato è stato esaltante, tanto che anche a Verona i due sono stati riproposti, e così sarebbe stato anche nel derby se Biglia non fosse squalificato.
Infine è giusto menzionare la coppia Candreva-Keita: l’esterno di Tor de’ Cenci ha recuperato la condizione psico-fisica ed è tornato immediatamente a fare la differenza (è il capocannoniere della squadra con 7 reti), mentre il giovane senegalese si sta rapidamente consacrando come il nuovo idolo di questa squadra a suon di assist e gol. Toccherà a Reja e Bollini tenerne a bada l’entusiasmo e fare in modo che diventi un campione.