Dabo: «Gigot? L'ho visto giocare con il Marsiglia e vi dico COSA PENSO di lui»
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Dabo: «Gigot? L’ho visto giocare con il Marsiglia e vi dico COSA PENSO di lui»

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Dabo, l’ex biancoceleste rilascia un intervista dove esprime il suo parere sul nuovo acquisto capitolino e non solo

Ai microfoni di Radio Laziale è intervenuto l’ex Lazio Dabo, il quale rilascia alcune dichiarazioni riguardo Gigot nuovo acquisto estivo dei biancocelesti e non solo, ecco cos’ha detto l’ex calciatore a riguardo

GIGOT – Gigot? L’ho visto giocare l’anno scorso, è affidabile, duro e a volte irruente. Spesso si fa espellere, deve stare attento. Ma è un buonissimo giocatore che può stare nella rosa della Lazio. Al Marsiglia è stato anche capitano e ha fatto bene, più o meno c’è lo stesso ambiente con un grande tifo. Per me potrà fare bene e dare un contributo. Ha grande personalità e mi sembra una persona per bene, anche per lo spogliatoio

NUOVO CICLO – La società ha aperto un nuovo ciclo con giocatori giovani. Sarà una squadra che dà tanto dal punto di vista fisico, anche se meno dal punto di vista tecnico come prima. Io sono curioso, Baroni l’ho visto allenare e mi sembra molto bravo, ha le sue idee. Aspettiamo e vediamo cosa sa fare. Spero possa fare bene. Guendouzi? Lo conosco da tanto tempo, dal Lorient in Serie B francese. È molto affidabile, corre tanto e pieno di personalità. Lui deve ancora crescere a livello di passaggi, ma trascina la squadra ed è sempre un idolo dei tifosi. Mi piace molto. La maglia della Lazio pesa, c’è sempre tanta pressione

ZARATE – Zarate? Mi ha fatto sognare, era il top del top, impressionante. Peccato che poi si è un po’ perso, anche se ha fatto un’ottima carriera. C’è qualche rimpianto, ma con noi ha giocato benissimo. Eriksson? Bravissima persona anche se non mi ha mai fatto giocare (ride, ndr.). Ma era per l’incidente con Burton, non era per colpa sua. Lui era davvero bravo, l’ho visto anche da fuori. Io al Manchester City ho detto di trovare l’accordo con la società perché io sarei andato alla Lazio. Sono stato fortunato che Lotito mi ha ripreso, lui aveva capito che ero andato in Inghilterra perché avevo 29 anni e volevo fare un’esperienza diversa

RIGORE SAMPDORIA – Il rigore contro la Sampdoria? Il mister Delio Rossi mi ha forzato, io avevo i crampi (ride, ndr.). Era una bella responsabilità per il gol della vittoria, menomale che è andata bene. Dopo la partita volevo andare via, sentivo che il fisico non era più quello che di prima. Il presidente mi aveva detto che sarei rimasto almeno un altro anno, solo che l’anno dopo ho giocato pochissimo per gli infortuni. Poi abbiamo vinto la Supercoppa a Pechino ed è stato un trofeo in più. Rocchi ha fatto un grandissimo gol

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