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“Dalla scuola allo stadio” – Konko: «Bisogna rialzarsi dopo un errore e avere fiducia nei compagni». Biglia: «La fede è importante» FOTO

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AGGIORNAMENTO ORE 10.30 – Sono arrivati da pochi minuti i calciatori della Lazio all’Istituto Maria Ausiliatrice. A prendere parte all’iniziativa oggi sono Lucas Biglia, Abdoulay Konko ed Etrit Berisha. I tre sono stati presentati e fra poco inizieranno a rispondere alle domande degli alunni. Il primo a prendere la parola è il capitano argentino: «Per diventare campioni serve tanto sacrificio, anche a livello umano. Bisogna lasciare tante cose e mettere la testa al 100% su quello che si fa. Il modo migliore per vincere la partita? Fare bene quello che dice il mister e avere l’approccio giusto. Quanto è importante la fede? Dopo la morte di mio padre sono diventato molto credente. Non chiedo niente, prego per ringraziare. Soprattutto per la salute di mio figlio».

 

Poi il turno di Konko: «Gli errori fanno parte del gioco del calcio. Sbagliare in un contesto di squadra non è un problema. Bisogna rialzarsi, riprovare finché non si riesce. Questo fa la forza di un gruppo, dare fiducia ai compagni che sono in difficoltà per trovare la strada giusta per andare avanti. Subire un gol da un ex compagno di squadra? Il gol dell’ex è un classico, capita spesso purtroppo. Ci fa male prendere un gol, anche se lo segna un compagno che ha lottato con noi magari fino all’anno precedente. Futuro? Già ci ho pensato, mi piacerebbe allenare o lavorare con i giovani. Ma non c’è ancora niente di deciso, comunque mi piacerebbe nel mondo del calcio perché è stata la mia vitaSe mi sono capitati episodi di razzismo? Purtroppo sì, ma sono azioni brutte che non bisogna seguire. I bui razzisti non servono al mondo dello sport. È una minoranza che non va portato nello sport, che è fatto per tutti. Non ci sono colori diversi in questo ambito. Quando si lavora in gruppo il bello è proprio quello: essere insieme a persone che provengono da altri Paesi e che appartengono ad altre religioni».

 

Infine il microfono passa a Berisha: «Tanti tifosi pensano che sono bravo, tanti pensano che sono una “pippa”. Anche i migliori del mondo sono criticati… Per me l’importante è giocare nel modo migliore possibile. I primi tempi alla Lazio? Quando sono arrivato qui ero un po’ più nervoso perché ho trovato tanti tifosi. Poi mi sono abituato, i compagni e l’allenatore mi hanno aiutato tantissimo».

 

 

Anche questo giovedi si rinnova l’appuntamento “Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport”. La Lazio, accompagnata dalla sempre presente aquila Olympia, fa visita all’istituto Maria Ausiliatrice in via Dalmazia 12, Roma.

 

 

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