2015

‘Dalla Scuola allo Stadio’, la Lazio fa tappa all’Istituto Virgilio. Klose: “La mia partita più bella contro il Bologna”, Cataldi: “Voglio rimanere nella squadra per cui tifo!”

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Ancora un altro appuntamento per l’iniziativa ‘Dalla Scuola allo Stadio‘ che vede impegnata la Lazio nelle scuole per diffondere messaggi positivi di cultura sportiva. Quest’oggi la delegazione biancoceleste che ha fatto tappa all’Istituto Virgilio di via Giulia è formata da Miro Klose, Bubu Konko, Bruno Pereirinha, e Danilo Cataldi. Insieme a loro il dirigente accompagnatore Maurizio Manzini.

Durante l’incontro con i più piccoli il primo a prendere la parola è stato Konko: “Sacrifici?15 anni sono venuto in Italia, rinunciando agli amici e alla famiglia, alla fine però è stata una scelta che mi ha ripagato. Konko risponde anche sul tema del razzismo: “Personalmente non mi è mai capitato, però accade ed è sempre una cosa da non ripetere. Il razzismo è un male per lo sport. A seguire Pereirinha. “Ho sempre giocato in Portogallo, ma non parlerei di sacrifici visto che il mio lavoro è anche la mia passione” riporta lalaziosiamonoi.

Poi è il turno del Campione del Mondo Miro Klose e la mente vola subito alla finale di Rio. “Alzare quella Coppa è stata un’emozione bellissima. Avere la mia famiglia sul campo con me è stata una cosa speciale. Ripensavo alla finale persa nel 2002, non credevo di poter ripetere una partita così. È stato sempre un sogno: i miei genitori erano degli sportivi. Puntavo a quello, volevo solo vincere e non prendere la medaglia del secondo posto. ll mio gol più bello? Difficile da scegliere, forse la più bella partita è stata quella in cui ho fatto 5 gol contro il Bologna“. Ma come fa Klose ad essere sempre al top nonostante l’età?Quando arrivi al massimo ti devi porrealtri obiettivi. Ma un passo alla volta, devi pensare solo a giocare e fare gol, divertirti perché il calcio è tutta la mia vita. Per questo mi comporto da professionista per essere sempre al 100% fisicamente”.

La parola passa a Danilo Cataldi: “Ho avuto la fortuna di essere sempre supportato dalla mia famiglia per quanto riguarda lo sport, hanno sempre fatto tanti sacrifici per farmi giocare a pallone. I miei genitori mi hanno sempre incoraggiato. Se ce l’ho fatta è grazie a loro. I cori di incitamento? Mi fanno piacere, anche se ho iniziato da poco. Abbiamo dei tifosi speciali che nei momenti di difficoltà ci aiutano durante le partite e ci spingono ancora di più”. Ealle domande sul futuro risponde così: Voglio restare alla Lazio, il mio desiderio è rimanere a lungo nella squadra per cui tifo!”.

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