2015
“Dalla scuola allo stadio”, Lazio all’istituto Salvini. Marchetti e Cana: “Emozionante vincere la finale di Coppa contro la Roma” – FOTO
AGGIORNAMENTO ORE 11.30 – La visita all’istituto comprensivo Salvini si è conclusa. I calciatori e l’aquila Olympia, come di consueto, infine si sono concessi agli autografi e hanno scattato alcune foto tra l’entusiasmo degli alunni.
AGGIORNAMENTO ORE 11.10 – Marchetti dà consigli su come diventare calciatori: “Bisogna giocare per divertirsi. Non è detto che se inizi a sette anni vuoi per forza diventare un calciatore. Io ho iniziato perché mia madre non mi voleva tra i piedi a casa e quindi mi diceva di andare a giocare (ride, ndr.), all’inizio non mi piaceva più di tanto. Poi mi hanno messo in porta e grazie alla stima dei compagni mi sono appassionato a questo sport. L’ho capito a 17/18 anni che quella poteva essere la mia strada, ma fino a quel momento ho solo pensato a studiare. Stavo in un convitto, da solo e senza parenti. Sveglia alle 7.00: pullman, scuola, allenamenti e alle 22.30 a letto. Mi lavavo la roba da solo, se ce l’ho fatta io, lo possono fare tutti“. È sempre l’albanese Lorik Cana a prendere poi la parola, questa volta rispondendo alla domanda sul doping: ” Se ne ho mai fatto uso? Personalmente no, mai! Negli ultimi anni, però, c’è da dire che ci sono molti più controlli e capita di meno. Tutti sappiamo i rischi che corriamo, non ne vale la pena”.
AGGIORNAMENTO ORE 10.50 – Al microfono interviene Federico Marchetti: “Sono emozionato, forse più di quando affronto una gara. Li so gestire le mie sensazioni, qui è più complicato. Questa giornata è nata per caso: ho conosciuto la vicepreside dell’istituto in un ristorante che frequento spesso. Lei mi ha esposto il progetto che aveva in mente e io, insieme alla Lazio, ho deciso di sposarlo. Il momento più bello della mia carriere è stato sicuramente la vittoria della Coppa Italia il 26 maggio 2013“. Poi parla Lorik Cana: “Aver battuto la Roma in finale di Coppa Italia due anni fa è stato fantastico. Un altro bel momento è quando ho esordito con la maglia del Paris Saint-Germain. E infine quando ho indossato per la prima volta la maglia della Nazione, è stata un’emozione unica perché in quel momento ti rendi conto che stai rappresentando il tuo popolo. Amici romanisti? Benatia era nel settore giovanile quando io ero al Marsiglia. Sono stato felice di giocarci contro lo scorso anno e della carriera che sta facendo. Un altro mio amico è Pjanic“. Ecco che giunge il momento di Dusan Basta: “Sono stato con la mia famiglia fino a 24 anni. Poi sono venuto in Italia a giocare. Vivevo nella periferia di Belgardo e giocavo lì. Conosco tanti calciatori che hanno lasciato casa da giovani. L’importante è continuare a studiare, perché nessuno può sapere se diventerà o meno un campione”.
AGGIORNAMENTO ORE 9.30 – Ecco l’arrivo dei calciatori. A rappresentare la Lazio ci sono Federico Marchetti, Etrit Berisha, Dusan Basta e Lorik Cana, non manca ovviamente l’aquila Olympia. Ad aprire gli interventi ci pensa Manzini. “Grazie per averci invitato. Questa per noi è un’occssione. I nostri atleti ricevono con voi una carica in più che va al di là dell’essere calciatori. Questo insieme ai sacrifici porta a grandi risultati. Oggi parleremo di doping che è un argomento importantissimo”.
Continua oggi l’iniziativa promossa dalla Lazio “Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport”. L’obiettivo della società biancoceleste è di far conoscere ai bambini i valori che il calcio, e nel senso più generale lo sport, può insegnare. L’appuntamento è previsto alle ore 9.30 quando alcuni calciatori faranno visita all’istituto comprensivo Salvini, in via Caposile a Roma.