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Adani elogia Mancini: «Ha vinto rivoluzionando il nostro calcio»

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L’ex calciatore Adani ha elogiato il lavoro di Roberto Mancini con la Nazionale italiana: le sue dichiarazioni complete

Lele Adani, ex giocatore e ora commentatore di calcio, in una intervista al Corriere della Sera ha elogiato il lavoro di Roberto Mancini con l’Italia.

MANCINI – «Gli sono riconoscente. Ha saputo vincere rivoluzionando il nostro calcio, togliendoci quella etichetta di difensivismo a oltranza. Prima di Roberto ci guardavano come una Nazionale che speculava e non lasciava nulla in eredità, se non il successo. Oggi tutto il mondo ha celebrato la grandezza dell’Italia. Il Mancio ha lanciato uno stile, la strada migliore per rimanere nel tempo. Ci siamo allineati alle grandi potenze calcistiche che ci avevano staccato e che noi abbiamo raggiunto e meritatamente battuto all’Europeo».

RISCHIO MONDIALE – «Sarebbe un dramma. Si gonfia il petto davanti a un’impresa, bisognerà eventualmente assumersi le proprie responsabilità davanti a un fallimento». 

PLAYOFF – «Non si possono fare prigionieri. Devono andare in campo i migliori in quel momento, i più in forma, i più sicuri. Ci giochiamo tutto in 4 giorni, non è un percorso di 2-3 anni: in due gare così non esiste tergiversare, non esistono più nemmeno chiare gerarchie». 

UOMINI IN PIU – «Zaniolo potrà darci una grande mano se manterrà questa voglia di ribellione e rivalsa verso gli infortuni. E Scamacca è pronto». 

SORTEGGIO – «L’Italia ha vinto 4 Mondiali ed è campione d’Europa in carica, il Portogallo ha Ronaldo – uno dei più grandi di sempre – e ha vinto il penultimo Europeo: una delle due nazionali resterà sicuramente a casa. Erano previste 6 teste di serie e 3 percorsi diversi per arrivare in Qatar. Giusto dare un’opportunità a tutti, sono per la meritocrazia in assoluto, ma allo stesso tempo è assurdo non tenere in considerazione i risultati sul campo, la storia e il prestigio delle varie nazionali, proprio a tutela dell’evento più importante di tutto lo sport. È stata una gestione delle teste di serie audace e non responsabile: qualcuno ha sbagliato». 

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