Editoriale
Bentornato a chi non se n’è mai andato…
Un omaggio a Danilo Cataldi, romano e laziale, che ha messo la ciliegina sulla torta al derby vinto dai biancocelesti
L’immagine più bella nella notte più bella. La corsa, la maglia che vola, i cartelloni pubblicitari lasciati alle spalle. Una riappacificazione definitiva con la sua gente. Tante se ne sono dette negli ultimi anni: «E’ romanista», «ci ha esultato in faccia». Dopo essersi tolto di tutto addosso, se si fosse potuto strappare la pelle l’avrebbe fatto. Poteva essere il derby del gruppo: di Inzaghi, di Caicedo, di Correa, di Immobile che gioca stirato. E’ il derby di DANILO CATALDI! E’ il gol che non li ha fatti dormire per due giorni e chissà quanti altri ancora… E’ il gol che arrotonda il risultato. E’ il gol che ristabilisce l’ordine naturale delle cose. Un applauso a chi da tre anni sostiene che la Lazio abbia la panchina corta; con più riserve che titolari in campo, ne ha fatti 3 alla Roma, andata in tilt semplicemente per i problemi intestinali del loro unico difensore, degno di esser chiamato tale.
INDIMENTICABILE – La serata che ricorderà per sempre, questo derby che tutti assoceremo eternamente al suo gol. Il ritorno di DANILO CATALDI, il ritorno dell’aquila smarrita. Il risultato perfetto nel derby perfetto. Una favola di 95 minuti che non poteva avere un lieto fine migliore di questo. Urlo liberatorio e voglia di spaccare tutto. L’incoscienza e la mancanza di lucidità negli occhi di un ragazzo che ha sognato tanto e finalmente ha realizzato. La Lazio ai laziali. Da Inzaghi a Cataldi. Il derby si vince così: con il cuore, la grinta e LE PALLE! L’immagine più bella nella notte più bella. DANILO CATALDI che si toglie la maglia e resta a petto nudo. Perchè più volte la togli, più emozionante sarà rimettersela addosso. Meglio di lanciare la maglia dopo un gol, c’è solo la gioia di poterla indossare nuovamente. Questa volta senza toglierla MAI più.
Un urlo di liberazione per la definitiva riconciliazione…
BENTORNATO A CHI NON SE N’E’ MAI ANDATO!