2015
De Laurentiis shock: “Il San Paolo è un cesso come Roma. La Lazio non è al nostro livello”
E’ intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Kiss Kiss il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che è stato protagonista di un duro sfogo: “De Magistris, deve avere la pazienza di fare il tecnico, non può dire cose che non stanno né in cielo né in terra, bisogna che ci mettiamo tutti quanti d’accordo. Il problema italiano è che i sindaci non sono dei tecnici. È questo il grosso handicap, dovremmo avere dei manager e invece abbiamo dei politici. Abbiamo distrutto l’Italia, basti vedere a Roma con Marino. Io metto un medico a gestire la città? Con tutto il rispetto che ho per lui. Roma in che condizioni è, la città eterna… è un cesso! Come il San Paolo. Venerdì intervengo con il sindaco de Magistris. Noi giochiamo in un cesso, avremmo dovuto averlo gratis. Non potrebbero chiedere più di 550 mila euro l’anno, l’ha detto il Coni. Fregare noi significa fregare la città, il tifo, la povera gente che su una partita di calcio si sensibilizza e risolve le negatività della vita. Come si fa a essere il primo cittadino e non capire queste cose? L’altro giorno ci siamo abbracciati, non capisco questi alti e bassi. Se entro il 31 ottobre io non ho una convenzione ponte io il 2 novembre dichiarerò il de profundiis dello stadio San Paolo. Mi vado a cercare un terreno per costruire il progetto.”
Poi De Laurentiis scende nei particolari: “Volevamo riqualificare il piazzale Tecchio e poi creare un area commerciale di 45 mila metri quadri. Al di là dei lavori del San Paolo… io ho portato per sei anni consecutivi il Napoli in Europa, unica squadra in Italia. Tutta la schifezza della napoletanità l’abbiamo rimediata con il calcio. Noi siamo entrati nelle sedici migliori d’Europa, Milan e Inter vengono dietro, la Lazio è lontanissima. Nonostante la schifezza del San Paolo, la cui manutenzione non è nostro problema – bensì solo il prato, ed è il miglior d’Italia -, il Napoli quando si muove sa lavorare. Chiedo scusa ai napoletani, che vengono numerosi, in un posto dove non ci sono bagni, in Europa ci servono i wc chimici che arrivano dalla Toscana. C’è sempre un problema e sull’allerta. Ho imparato ad amarlo così com’è. Vi prego di comprendere il mio disagio“.