2013
De Martino a tutto tondo: “Hernanes ha bisogno di amore per fare click”
Il responsabile dalla comunicazione della S.S. Lazio Stefano De Martino è intervenuto ai microfoni diLazio Style Radio 100.7, ai quali ha rilasciato una lunga intervista in cui ha affrontato moltissimi temi. Ecco domande e risposte principali.
Che ci dice dell’abbraccio con Petkovic dopo Lazio-Cagliari?
“Con lui ci siamo detti tante cose. Lui indossa la giacca della Lazio, è una parte importante del mondo biancoceleste. E’ stato il modo più diretto per dirci tante cose”.
La Lazio è senza gioco e senza identità da gennaio?
“L’anno avevamo un gran gioco, lo dicevano i tifosi stessi che la Lazio si esprimeva bene, meglio di quella di Reja. Questa è la stessa Lazio dello scorso anno. Bisogna chiederci cosa succede, perché? Nei piedi e nella testa c’è quella Lazio. Io sono convinto che questa squadra possa far bene”.
CAPITOLO HERNANES – “È vero che non sta facendo a pieno le sue tantissime qualità in questa prima patte di stagione. Lui stesso ne è cosciente e la dirigenza lo sa. Ma noi dobbiamo essere bravi nel fargli sentire la nostra vicinanza, tutti quanti, soprattutto i tifosi. La ricetta giusta è questa: farlo sentire importante e amato. Se Hernanes si sente amato e stimolato fa quel ‘clicK’ che gli permette di tornare sui suoi livelli. La sua posizione in campo? Ieri, è vero, è capitato che abbia giocato più indietro rispetto a Ledesma, ma questo non cambia nulla, c’è solo un problema legato alla prestazione e alla mentalità di giocare 20 metri più avanti. Come ho detto prima serve quel click in grado di accenderlo che potrebbe arrivare da un momento all’altro. Sono convinto che possa riaccendere quell’interruttore. Non parlo di ruoli in cui debba essere impiegato, ma dell’uomo Hernanes”.
La Lazio subito dopo il ritiro si è persa, proprio da quando è arrivato Hernanes?
“Non sono d’accordo. Dicono che il Profeta non rientra nel progetto tattico, ma non è così: lui è parte integrante del progetto Lazio. C’è solo una patina che lo sta offuscando. Ci sono aspetti mentali che pesano molto, come l’Europa League, che ancora non è stato superato. Hernanes non ha mai manifestato l’intenzione di lasciare Roma. Presto ruggirà. Facciamo in modo che non diventi un caso. Non dobbiamo farci da giudizi affrettati, la crescita può esserci anche nella ricerca di un equilibrio nei giudizi”.
Considerate il vostro mercato fallimentare?
“Assolutamente no. Non mi sono mai nascosto, ho sempre detto che si poteva far meglio, questo è ovvio. Ma i giocaotori che abbiamo preso possono far bene. Perea-Cavani paragone azzardato? Tare l’ha detto riferendosi alla sua fisicità e alla sua corsa. E’ un generoso e anche ieri ha corso fino all’ultimo minuto dando molto fastidio ai difensori. Vedo dei giocatori che possono fare bene. Tuttavia a gennaio faremo una prima valutazione”.
Da cosa dipendono tutti questi infortuni?
“Ci sono giocatori che hanno saltato il ritiro, altri che venivano da infortuni precedenti e anche lo staff medico sta facendo le sue valutazioni sul proprio operato. Se ci sono stati errori nella preparazione fisica li scopriremo”.
Perché Lotito non lascia la Lazio? Non è un controsenso continuare se ogni domenica viene contestato ed è addirittura costretto a muoversi con la scorta?
“Perché è fulminato (rispnde ironicamente De Martino)… È veramente difficile quello che fa. Non molla per un semplice motivo: perché è della Lazio. Lo ha sempre ribadito. Io guardo i risultati e la società, non entro in dinamiche personali”.
Può essere la rosa extra-large a creare problemi al mister?
“No, affrontiamo una stagione lunga e difficile. Più scelta abbiamo meglio è. Logico che poi sta al mister mettere in campo chi sta meglio, ma ripeto, serve una rosa ampia per tutte le gare che ci aspettano”.
De Martino ha parlato anche di Stefano Mauri (che stamattina ha presentato ricorso al TNAS):
“La prossima settima avremo Mauri qui con noi che non lo vedevo da un po’ di tempo. Non potremo parlare di lui del discorso calcioscommesse ma credo che a tutti i tifosi farà piacere parlare con lui”.