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De Martino: “Abbiamo regalato un tempo al Bologna. Avere i tifosi in trasferta per noi è fondamentale”

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Ricorre oggi il 38esimo anniversario della morte di Luciano Re Cecconi. Di questo, della trasferta di Bologna e dei 116 anni della Lazio, ha voluto parlare il responsabile della comunicazione Stefano De Martino, intervenuto ai microfoni della radio ufficiale: “Voglio tornare indietro di qualche giorno, la Lazio ha festeggiato questo compleanno così importante. A pensare al numero degli anni di questa società vengono i brividi: è uno dei club che ha più storia in europa e questo ci inorgoglisce. Deve trasportare con la mente ai ricordi che si hanno, dai più giovani che hanno vissuto solo i tempi più recenti. A chi invece ha 40 anni e ha vissuto il periodo degli anni ’80 con le cadute all’inferno e ritorno. Fino ad arrivare ai giorni nostri. È un compleanno che mi piaceva condividere con tutti voi, nella mia mente lo sto ancora vivendo. Faccio ancora tanti auguri alla Lazio e al mondo Lazio, che non è rappresentato solo da un giocatore o dalla società, ma è tutto il mondo biancoceleste che va a comporre queste cinque lettere“.
Poi un pensiero va immancabilmente a Re Cecconi: “Oggi è l’occasione per ricordare anche Luciano Re Cecconi. Non solo come calciatore, anche come uomo. Sono d’accordo con il figlio che dice che era un giocatore moderno rispetto agli anni in cui viveva, poi come persona non posso aggiungere altro. Lo abbiamo letto nei libri, di quella Lazio in quel periodo fantastico. Oltre al calciatore, c’era anche l’uomo che viene ricordato sempre con grande affetto e quindi un pensiero va anche alla famiglia, così come tutte quelle persone che per seguire la Lazio hanno perso la vita. In questo momento di celebrazione ti tornano alla mente sia le persone che sono scomparse tanti anni fa, come ad esempio Paparelli, sia i recenti accadimenti come la scomparsa di Gabriele Sandri. Allora a queste famiglie va la mia vicinanza e il mio abbraccio e quello di tutta la società. Questo credo sia l’aspetto più importante tramandato negli anni, prima di parlare di calcio. Perché è questo quello che ci dà quel qualcosa in più da appuntare sul nostro cuore rispetto alle altre società di calcio“.
Infine sul pareggio di ieri in terra emiliana:”C’è stata questa Lazio a corrente alternata. Primo tempo incolore, in cui la Lazio non ha attaccato la spina ed è andata sotto di due gol. Con il Bologna che ha trovato nuovo spirito con Donadoni e non c’era dubbio. È una squadra che ti attende per poi ripartire in contropiede, l’ha fatto con noi e ha chiuso in vantaggio. Poi ha attaccato la spina e va a prendersi il 2-2 grazie ad una rosa che si è dimostrata all’altezza e se la partita fosse durata 5 minuti di più sarebbe arrivato anche il terzo gol. La Lazio l’ha sfiorato per due volte e devo dire che mi è piaciuta molto la reazione. Una squadra rientrata in campo prima del Bologna, prendendosi i fischi e poi grazie anche all’ingresso di Lulic e Klose ha agguantato il pareggio. Ci piacerebbe vedere questa prestazione per 90 minuti e in quel caso avremmo sicuramente qualche punto in più. Colgo l’occasione per ringraziare quei tifosi che hanno seguito la squadra in trasferta, chi c’è venuto a trovare in albergo, ad esempio il Lazio Club Rimini. Poi tutti quelli che ci hanno seguito a Bologna, così come a Firenze. L’importanza di trovare in trasferta i propri colori è qualcosa di estremamente rilevante“.

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