2013

De Paola, direttore Corriere dello Sport: “Il derby è anche sfottò”

Pubblicato

su

Sta facendo parlare parecchio l’articolo di Giancarlo Dotto sul Corriere dello Sport di oggi. I tifosi laziali non ci stanno, hanno denunciato il fatto, si stanno facendo sentire tramite i social-network e inviando mail di protesta. A dire la sua su questa vicenda non poteva essere niente di meno che il direttore del quotidiano sportivo, Paolo de Paola, che tramite il proprio blog, ha esposto un comunicato.

“Il calcio è cosa serissima, guai a scherzarci su, soprattutto quando si parla di Roma o di Lazio. Certe cose si pensano, ma non si dicono. Al massimo si urlano allo stadio, si trasmettono alla radio, si discutono nei bar, talvolta si tramandano di padre in figlio ma occhio al moralismo militante sempre in agguato nella nostra quotidianità. Viva l’ipocrisia. Per evitarla va spiegata l’evidenza, anche quella. Alla base di una sana rivalità sportiva c’è lo sfottò che diventa gradevole, quando non è volgare, persino arte al culmine di enunciazioni dal crescendo teatrale. Ricorderete tutti la prolungata pernacchia che Totò prescriveva come una medicina da somministrare due volte al giorno contro il nobile di turno. Forse oggi una moltitudine di maestri impettiti avrebbe spiegato che quella gag non sarebbe stata politicamente e forse nemmeno socialmente corretta con buona pace del grande comico napoletano. La voce della gente percorre strade variegate e mutevoli. Si parla tanto e di tutto ma sono le circostanze a determinare il limite. Il famoso opprtunismo che tutto copre come una marmellata. Sulla rete, invece, si interviene a suon di insulti anche solo per rispondere a un “buongiorno”. Una moltitudine in costante assetto di battaglia cerca sempre un responsabile o una responsabilità. Anche questa è comunicazione. Noi proponiamo la nostra che è fatta di notizie, di opinioni e di discussioni. Siamo un giornale aperto che ospita e lascia parlare. Soprattutto su quei temi dove la censura del finto buonsenso vorrebbe limitare il campo. Perché? E’ forse un delitto entrare nella storica divisione fra Roma e Lazio? Argomento così opinabile e rilanciato continuamente sul piatto (l’ultimo è stato il presidente della Lazio, Lotito ospite proprio nella nostra redazione) da non potersi giocare sulla qualità di penne storicamente legate all’una o all’altra squadra? Il paradosso, l’iperbole o l’ellissi, persino la negazione dell’altro contendente fanno parte di una sdrammatizzazione esponenziale nella città che ha dato i natali a Trilussa e che soleva svegliarsi con la tagliente ironia delle Pasquinate. Prendiamoci pure tremendamente sul serio, ma sorridendo”.

Exit mobile version