Del Nero: "Partita di ieri condizionata dall'arbitro. Per far cambiare idea ai tifosi bisogna tirar fuori gli attributi" - Lazio News 24
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2015

Del Nero: “Partita di ieri condizionata dall’arbitro. Per far cambiare idea ai tifosi bisogna tirar fuori gli attributi”

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All’indomani della sconfitta di Empoli, all’interno della trasmissione radiofonica “I Laziali Sono Qua“, in onda su ElleRadio è intervenuto Simone Del Nero. L’ex biancoceleste inizia il suo intervento parlando della sconfitta di ieri:”E’ stata una partita un po’ confusa, con troppi errori arbitrali che oggettivamente hanno penalizzato la Lazio. Questo non deve essere un alibi, ma è comunque un dato di fatto sul quale non si può sorvolare. Mi sembra che la freschezza dei giovani dell’Empoli abbia fatto la differenza“. Sul momento difficile e sul match di venerdì contro la Juventus risponde così: “Ci sono dei periodi in cui è fisiologico avere dei cali di tensione. Basta una piccola scintilla a volte per far ritrovare l’entusiasmo. All’orizzonte c’è una partita fondamentale contro la Juventus, trovare un risultato positivo contro una squadra di questo calibro potrebbe rappresentare la svolta e soprattutto portare chiarezza in questo momento di confusione“. “Rapporti tesi tra squadra e tifoseria? Il supporto dei tifosi è fondamentale, ti fa sentire sicuro dei tuoi mezzi. A livello di personalità qualcuno può soffrire le contestazioni. A me personalmente pesavano molto. Ci sono giocatori col carattere simile al mio ai quali servono incoraggiamenti nei momenti difficili. Questo può valere anche per calciatori stranieri che non sono abituati alle pressioni che solitamente ci sono a Roma. Purtroppo quando non arrivano i risultati i malumori dei tifosi sono comprensibili. Per far cambiare loro idea bisogna tirar fuori i cosiddetti attributi“.
Infine un commento tanti giovani biancocelesti presenti in rosa: “In una squadra come la Lazio è necessario un mix tra giovani di valore ed elementi più esperti. Una squadra come l’Empoli ha la possibilità di puntare su una squadra di soli giovani, la Lazio deve potersi affidare anche a giocatori di spessore per superare i momenti difficili. Il giovane che conosco meglio e che mi ha impressionato di più è Keita. A volte mi chiedo perché non giochi più spesso. Deve ancora crescere, ma ha enormi margini di miglioramento. La personalità è importante per tutti, non solo per i giovani. Forse le pressioni romane possono essere deleterie per giocatori che ad esempio in questo momento stanno facendo bene con la loro Nazionale, ma qui soffrono. In questi casi si dice che il pallone comincia a scottare, ma bisogna continuare a lavorare per uscire fuori da momenti del genere“.

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