2015

De Vrij si racconta: “Non sono mai stato un talento speciale, ma ho lavorato tanto per raggiungere i miei obiettivi. Guardate Mauri e Klose…”

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Una anno fa il mondiale in Brasile e lui con la maglia dell’Olanda, dopo un anno Stefan de Vrij parla del suo percorso con i biancocelesti ai microfoni di De Telegraaf: “Credo di aver fatto grandi passi in avanti in Serie A. La gente dice che il mio modo di giocare è cambiato, ora sono molto più attivo. Come affronto le gare? Parlo tanto con il match analyst. Dopo una partita giocata discutiamo davanti alle immagini in preparazione della prossima sfida. Mi studio tutti i dati possibili e immaginabili degli avversari che incontrerò. Studiare gli avversari ti mette già in vantaggio al fischio iniziale. In Italia il calcio è molto professionale. Si potrebbe davvero attuare anche in Olanda. Arjen Robben, Dirk Kuyt, Wesley Sneijder e Robin van Persie mi hanno sempre detto che all’estero impari davvero ciò che conta per un calciatore, anche dal punto di vista fisico. Non so perché nel mio Paese non c’è questa mentalità. Guardate Mauri e Klose alla Lazio, vedete con i vostri occhi come stanno. Anche la mentalità conta. Io non sono mai stato un talento speciale, nessuno pensava che potessi raggiungere 25 partite con la Nazionale. E invece ci sono riuscito a 23 anni, perché ho lavorato tanto per questo obiettivo. Ma soprattutto ci ho sempre creduto”.

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