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Di Biagio: «Tutti tifiamo Lazio in Europa. Milinkovic? Miglior giocatore della Serie A»

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Corsa Champions League – Il c.t. Di Biagio ha analizzato il percorso di Lazio, Roma e Inter. Non si risparmiano i complimenti per la squadra di Inzaghi

La nascita, la crescita e la maturità. Lazio, Roma e Inter sono le squadre che hanno lasciato maggiormente il segno nella carriere di Luigi Di Biagio. Le tre “sorelle” stanno dando vita ad un’avvicente battaglia per la Champions League, soltando in due trionferanno al termine della stagione. L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha chiesto al c.t. della Nazionale quale tra loro è di troppo. Ecco il suo commento: «L’Inter ha ritrovato la condizione fisica migliore al momento giusto: adesso è un fattore che può fare la differenza. La Lazio delle tre è stata la più continua: pochi alti e bassi, dall’inizio. E nonostante abbia giocato tante partite, l’altra sera con il Salisburgo l’ho vista ancora benissimo. La Roma, che ha puntato da subito sul gioco, dopo aver insistito a costo di prendere qualche schiaffo comincia a vedere i frutti del suo lavoro. E poi potrebbe avere un alleato nel calendario. All’ultima c’è Lazio-Inter, per la Roma è come avere una partita in più e sarebbe divertente se dovesse ritrovarsi a tifare Lazio, visto che con l’Inter è anche in svantaggio negli scontri diretti. Però molto dipenderà dal derby, che la Lazio può solo vincere e la Roma proverà a vincere ma può accontentarsi di non perdere».

Un possibile punto debole di ognuna? 
«Per l’Inter sbagliare le prossime due: invece di essere una spinta, in quel caso possono diventare un peso. Idem il derby per la Roma: in sei giorni uscire dalla Champions – speriamo in un miracolo, ma è dura – e inciampare con la Lazio sarebbe una brutta botta. La “nemica” della Lazio sarebbe in realtà un’amica, si chiama qualificazione alla semifinale di Europa League. Ovviamente ci speriamo tutti ma in campionato, dove non può permettersi di sbagliare una partita, la squadra di Inzaghi potrebbe risentirne un po’: questione di concentrazione, di energie».

Il possibile uomo sorpresa?
«Nella Roma dico, anzi spero, Pellegrini: sta giocando un grande campionato, ma sono sicuro che non abbiamo ancora visto il meglio. E vi dico che può segnare gol importanti anche per questa volata. Se chiamo sorprese Gagliardini e Milinkovic mi sembra fargli un torto. Diciamo che uno si sta ritrovando dopo un periodo un po’ così ed è un bene anche per la Nazionale, non solo per l’Inter. E l’altro, superato l’infortunio, ha otto partite per confermarsi quello che credo sia: classe, potenza, intelligenza, ovvero il miglior prototipo di giocatore moderno del nostro campionato».

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