2015
Di Canio si scaglia contro Balotelli: “Nella mia squadra non lo vorrei mai. Ha i demoni in testa!”
Mario Balotelli ha trovato un altro detrattore: nel momento peggiore della carriera del centravanti, finito ai margini del Liverpool e senza offerte da club importanti, è Paolo Di Canio a usare parole dure nei suoi confronti. “Da allenatore, nella mia squadra non lo vorrei mai: far parte di una squadra significa capire cosa vuol dire giocare con e per i tuoi compagni, condividere momenti belli e brutti. Non mi sembra che lui stia facendo questo”.
L’ATTACCO — “Tanti allenatori hanno provato a cambiarlo – spiega Di Canio in un’intervista a TalkSport -. Mancini è stato il suo padre calcistico, ma adesso non lo vuole più all’Inter. Mourinho l’ha capito dall’inizio: è un ottimo lettore di giocatori e ha detto che non si può cambiare questo ragazzo. Adesso ha 25 anni, deve cambiare da solo. Non può puntare su altre persone che lo aiutino. I demoni sono nella sua testa: è ancora giovane, forte fisicamente, un incredibile atleta, ma non ha mai utilizzato il suo enorme potenziale”.
CRITICA — Di Canio spiega nei dettagli cos’è che non gli piace di Balotelli: “A volte pensa il calcio sia ‘Io prendo la palla, mi metto in mostra in qualche modo, e poi i miei compagni corrono per me’. No. Il calcio è sacrificio. Il calcio è legame con i compagni di squadra. Non al bar, bisogna essere generosi in campo. Io spero che riesca prima o poi a dimostrare le sue qualità, ma credo che sarà molto difficile perché trascorre troppo tempo sui social network e sembra che usi il calcio per diventare una celebrità”.
Gazzetta.it