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‘Di Padre in Figlio’, la conferenza stampa di presentazione – FOTO
Oggi all’Hotel Donna Laura Palace è andata in scena la conferenza stampa di presentazione della terza edizione di “Di Padre in Figlio”. Ecco il comunicato ufficiale dell’evento:
“Dopo il grande successo di due anni fa, torna l’evento che ha il desiderio di riunire in un’unica serata: tifosi, ex giocatori e chi della Lazio ha scritto pagine di storia. Tre formazioni: la Lazio del 1974, quella dei “-9” e quella dello scudetto del 2000 si ritroveranno in campo per sfidarsi e divertirsi insieme sotto le ali dell’Aquila. Ma non solo loro, perché per completare le tre rose abbiamo deciso di inserire anche dei giocatori che nel corso degli anni hanno rappresentato per la Lazio qualcosa di importante. Questo evento è stato scritto e strutturato per far vivere una vera e propria favola a tutto il popolo laziale di ogni generazione. Attraverso il lavoro autorale e organizzativo di importanti professionisti di comprovata fede biancoceleste, si è dato corpo a uno spettacolo che nessun’altra tifoseria in Italia è mai riuscita a vivere. Oltre ai calciatori che arriveranno a Roma per l’abbraccio della gente laziale, la serata sarà contraddistinta da tanti momenti emozionanti vissuti insieme a personaggi che hanno fatto la storia della Lazio. La gente sulle gradinate e i giocatori in campo, rivivranno e saranno direttamente protagonisti dei momenti più importanti della nostra storia. Mai, come in questa occasione, il campo e gli spalti saranno una cosa sola. L’invito è a partecipare numerosi, portare la propria sciarpa, la propria bandiera. E’ il momento giusto per rivivere l’emozione che solo una tifoseria unita e la passione dei giorni migliori può regalare: vieni allo stadio con chi ti è vicino… E sarà l’occasione per far emozionare ancora chi allo stadio ti ha portato per la prima volta o per far innamorare un bambino che ha bisogno di vivere una passione di cui rimanere prigionieri facendogli capire cosa voglia dire essere laziali. Di Padre in Figlio. La serata che inizierà prima delle 19 prevede la sfilata della polisportiva, il lancio della sezione paracadutismo e l’inizio dello spettacolo vero e proprio con tante altre sorprese che renderanno indimenticabile questa giornata. Proprio il dodicesimo uomo che negli anni ha consolidato la sua importanza e che ha organizzato la manifestazione insieme a Quelli del ’74, sarà presente, nonostante le note vicissitudini, per dimostrare ancora una volta di essere il numero 12 in campo e la numero 1 in Italia:?“La Curva Nord e tutto il popolo laziale vuole tornare, in questa serata, a vivere la lazialità, a ritrovarsi in quella che è la nostra casa.?Questa festa sarà l’occasione per ritrovarsi e per vivere noi e mostrare ancora una volta al mondo, se mai ce ne fosse bisogno, quale passione può sprigionarsi da uno stadio unito per amore di un simbolo e di colori che tutti abbiamo nel cuore.?Noi lo stadio lo concepiamo così, senza alternative: amore, passione, colori, libertà di esprimere i nostri sentimenti, quella libertà che, quest’anno, è mancata costringendoci a decisioni difficili. Per noi in primis.?Questa sarà una serata speciale per ritrovarsi, per riguardare indietro alla nostra gloria, per proiettarci al futuro. Avanti Lazio… Avanti Laziali”
La conferenza stampa è stata innagurata dal presidente della Polisportiva Antonio Buccioni: “Per quello che mi riguarda il discorso è semplice: abbiamo gradito l’invito che c’è stato rivolto dagli organizzatori dell’evento: i campioni d’Italia del ’74 e dai tifosi della Lazio. Saremo presenti ed inaugureremo la manifistezione. Così come si è verificato nel 2014 le sezioni sfileranno per questa riunione di famiglia. Confido che la manifestazione abbia gli esiti delle precedenti. Questo è un mondo che ha un sodalizio che non fa nessun altro: non c’è nessun tifoso delle squadre italiane che sappia la data precisa della propria nascita. Al contrario un laziale non può non conoscere il giorno del suo compleanno, cioè il 9 gennaio. In 25 anni non c’è data nella quale non abbiamo celebrato questa ricorrenza che rammenta la storia di questi nove ragazzi che gettano un seme nel 1900. Poi quest’ultimo è cresciuto e si è espanso a Roma, nella regione ed anche oltre. Spero che il 23 le associazioni sfileranno in maniera avvincente, il senso della manifestazione di ‘Di Padre in Figlio’ è che la famiglia si ritrova insieme”.
Poi passa la parola a Giancarlo Oddi: “Quest’anno vorremmo ripetere quello che è stato fatto due anni fa, anche se è difficilmente ripetibile. Se ci dovessimo riuscire avremmo fatto bene. Spesso il tifoso laziale viene tacciato come un tifoso un po’ particolare, ma non sono così. Quello che si riporta spesso non è la verità. Quel poco che abbiamo fatto non è riuscito a farlo nessuna squadra al mondo. Abbiamo riportato un giocatore che adesso è sepolto vicino al suo allenatore (Chinaglia, ndr). Non l’abbiamo preso dietro l’angolo, ma in un altro mondo praticamente. Nella Lazio ci sono stati momenti belli e non belli. Ho giocato e ho vinto, poi sono finito in Serie B. La Lazio non è mai fallita e non fallirà mai, neanche se lo vedo. Noi cerchiamo di fare questo evento per la gente laziale. I laziali hanno fatto delle cose incredibili, anche se molto sono additati di tante cose che non esistono. Noi speriamo di fare del nostro meglio, confidiamo che verrà tanta gente”.
E’ intervenuto anche il responsabile della Curva Nord, Riccardo Rastelli: “A differenza di due anni fa ci sarà un doppio spettacolo, il primo spettacolo sarà quello formato dalla gente, il secondo saranno le vecchie bandiere. Infine ci sarà un altro evento che renderà la serata favolosa. La Nord in ‘Di Padre in Figlio’ vuole ribadire che il calcio non è solamente diritti tv, biglietti e barriere ma anche passione. Il tifoso è il vero padrone del pallone e bisogna metterselo in testa, e spero che sarà così per sempre sennò si arriva in un punto di non ritorno. Io ricordo a fine anni ’80 e inizio anni ’90 con tutti i soldi che entravano per i Mondiali c’era chi, come gli Ultras, che denunciavano già questo andazzo. Il tifoso non è un semplice cliente passivo. Il 23 maggio sarà una serata adatta per riportare allo stadio i bambini e le famiglie, la mia attenzione quando ero piccolo era tutta incentrata sullo spettacolo che regalava la Nord. Sarà importante che i bambini vengano allo stadio, bisogna ricordare che il vero spettacolo sono le emozioni che riesce a trasmettere una Curva. I motivi per cui le famiglie non vanno più allo stadio sono tantissimi. La gente è stufa di farsi delle file chilometriche sotto la pioggia, perquisizioni al limite di legge, questo allontana le persone dallo stadio. Sarà una favola che verrà raccontata dai padri ai figli attraverso uno show toccante, lo intendiamo come un biglietto da visita. Speriamo che questo possa essere un evento che possa diventare un meeting annuale e che diventi una festa di cui parla tutto il mondo. Tutte le persone dovranno sapere di anno in anno che c’è questa festa fra i tifosi. Sapete tutti che non entriamo allo stadio a causa delle barriere, e che possa essere per le istituzioni un messaggio di come il tifoso laziale vive lo stadio. Ci costa tanto star fuori dall’Olimpico, speriamo che le persone possano tornare sulle proprie decisioni e che si possa tornare a vedere una partita di calcio con i tifosi”.
La conferenza si chiude con l’intervento di Pino Wilson, capitano della Lazio del ’74: “Dietro questo evento c’è un lavoro arrivato da più entità, ci sarà tutto un contorno che renderà quest’evento una cosa bella ed importante e spero che possa ripetersi di anno in anno. Io e Giancarlo (Oddi, ndr) abbiamo posto le basi di questo evento ed è una cosa molto importante. E’ un evento bello perché riportiamo la gente allo stadio senza secondi fini, perché noi siamo biancocelesti. La lazialità si vive nei momenti belli e nei momenti più brutti. Ho avuto la fortuna di essere il capitano del primo scudetto: di giocare con degli uomini prima e dei giocatori dopo. I ragazzi della Curva mi hanno fatto tenere la testa molto alta perché siamo rimasti nelle loro menti pur non avendoci mai visto giocare e questo ci lusinga. Abbiamo invitato tutti quelli che sono stati chiamati due anni fa e c’è stato un massiccio consenso. Kolarov verrà, Ruben Sosa anche. Ci ha lasciati in sospeso Ridle ma dovrebbe venire. Se Simeone non dovesse arrivare in fondo alla Champions potrebbe venire. Gli auguriamo comunque di arrivare in fondo sia nella Liga che in Champions. Al momento siamo arrivati oltre 26mila tagliandi. Speriamo di arrivare ad una cifra che ci possa rendere orgogliosi del lavoro svolto. Abbiamo pensato di devolvere alcuni incassi ad alcune Onlus come quella di Cesar e di Gianni Elsner. Ci auguriamo che tutti i tifosi possano intervenire, non mi resta che ringraziarvi per la serata. C’è la possibilità che la manifestazione venga trasmessa su una di queste tre emittenti televisive: la Rai, Sky e SportItalia. Di certo sarà trasmessa su Radiosei. Infine voglio ringraziare il responsabile della comunicazione biancoceleste, Stefano De Martino, perché durante l’evento veranno trasmesse immagini di repertorio della S.S.Lazio, che sono appunto di proprietà della società”.