Calciomercato
Dibattito radiofonico: «A cosa servono Shaqiri e Rafinha? Necessari due centrali forti di difesa»
Ai microfoni di RadioRadio prevale la delusione per questa prima fase di calciomercato.
Sulle frequenze di RadioRadio c’è grande delusione per questa prima parte di mercato della Lazio, ma anche consapevolezza che ufficialmente la campagna estiva inizierà il 1 settembre.
Furio Focolari
Ieri ci avete chiesto di scrivere una lettera a Inzaghi, abbiamo detto di farsi sentire, è il momento di far sentire la voce di un tecnico che ha fatto una stagione importante e che ha collezionato record e ha esaltato le caratteristiche dei singoli. Il tempo della chiamata di Lotito a Inzaghi è finito, io sono deluso dal mercato della Lazio ma è anche vero che manca ancora tanto alla fine e c’è tempo. Il problema è che i nomi che sento non sono altisonanti, spero che i nuovi innesti non siano quelli. La Lazio deve fare la Champions. Anche su questo kosovaro ho una marea di dubbi, è chiaro che dovrò prima vederlo giocare. Per ora sono titubante, adesso si parla di Rafinha e non capisco cosa serva, idem Shaqiri. Però, come spesso ho detto, i nomi che escono non sono spesso quelli che poi Tare prende. La Lazio deve comprare due difensori forti.
Franco Melli
Le mie sensazioni sono di delusione. C’è tempo, d’accordo, ma da dopodomani la squadra è nel Cadore e vedo comportamenti da vecchia Lazio in una Lazio nuova dal punto di vista dei risultati. Ci era stato detto che Tare avrebbe lavorato per mantenere la Lazio ad alto livello in maniera durevole. Ho il timore che il prossimo anno ci sia una sorta di “reddere rationem” anche per quello che la Lazio ha perso nel dopo-Covid. Se fosse arrivato Silva sarebbe stato un altro discorso, la Lazio ha fatto una bruttissima figura. Spero si rimedi con due grandi difensori e un grande goleador accanto a Immobile, oltre a un altro grande centrocampista. Se non succede, la Lazio corre pericoli soprattutto in campionato: la difesa del quarto posto il prossimo anno potrebbe complicarsi molto, perché Napoli, Roma e Milan di norma sono club che hanno programmi per arrivare davanti alla Lazio.