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Giannichedda: «Pedro e Milinkovic giocatori fantastici. E Sarri…»

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Giannichedda ha detto la sua sul momento positivo che sta vivendo la Lazio, soffermandosi anche su alcuni singoli

Giannichedda ha detto la sua sul momento positivo che sta vivendo la Lazio, soffermandosi anche su alcuni singoli. Queste le sue parole, rilasciate ai microfoni di Lazio Style Radio.

SARRI E L’EUROPA – «Fa bene Sarri a mantenere alta la concentrazione. Abbiamo visto che giocando in Europa e in campionato a distanza di tre giorni diventa difficile, soprattutto contro squadre come lo Sturm-Graz. Le partite europee sono partite a sé, una volta si vince, una volta si perde, può succedere anche con la stessa squadra. Fare turnover è difficile, perché quando le cose funzionano diventa complicato ritoccare la squadra. Se gioca Milinkovic è una cosa, se non gioca è un’altra. Si fa fatica a gestire quelli più forti e a cambiare gli uomini chiave. Quest’anno si vede molto di più la mano del mister toscano. Sarri è un maestro ,perché usa pochi giocatori, mentre quelli nuovi li usa quando la macchina è oliata e funziona, così che tutti possano esprimere le proprie qualità. In Europa ci sono tante squadre forti, preparate fisicamente e tatticamente. Quando una squadra va in difficoltà a livello mentale è perché non è abituata a giocare ogni 3 giorni. Andando tutti gli anni in Europa poi ti abitui».

UDINESE – «L’Udinese merita di essere lì in alto, ha tanta qualità ed è costruita ed allenata molto bene. Giocando una volta a settimana, la squadra friulana riesce a preparare una sfida ogni 7 giorni. I giocatori sicuramente hanno così modo di prepararsi e sentire meno la fatica. Non mi aspettavo così in alto l’Udinese, ma mi fa piacere».

SINGOLI – «Nella Lazio tutto ora funziona a meraviglia e in questo modo Sergej e Ciro si possono esaltare. Io potevo giocare bene con Milinkovic? Sicuramente, ma grazie a lui. Dal centrocampo capisci se hai il controllo o meno della partita. Vedere un giocatore come Pedro come si comporta, come si allena credo che sia una lezione per chi non ha il suo palmarès. Pedro è un esempio meraviglioso. Avere certi giocatori è importantissimo».

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