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Tommaso Maestrelli, il figlio Massimo: «Ridateci quella medaglia»
Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso, ha ricordato il suo papà a 45 anni dalla sua scomparsa. Queste le sue parole
Massimo Maestrelli, figlio di Tommaso, ha ricordato il suo papà a 45 anni dalla sua scomparsa. Queste le sue parole, rilasciate ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Toccato anche l’argomento del furto della medaglia, avvenuto qualche giorno fa.
SPERANZA – «Chiunque trovi quella medaglia dovrebbe lasciarla in una scatola presso la Polizia o i Carabinieri. Comunque non mi aspettavo tutta questa mobilitazione. Colgo l’occasione per ringraziare tutti».
AFFETTO – «Penso sia davvero incredibile tutto questo amore per mio papà dopo tutto questo tempo. Per esempio, molti tifosi si sono proposti di offrirmi la loro medaglia. Comunque lo ricorderemo in modo semplice, con un messa presso la cappella di famiglia. Non mancheranno Pino Wilson e Giancarlo Oddi, legatissimi a papà».
SARRI – «Lui è toscano come mio padre. Entrambi fumatori e amanti del bel gioco. La Lazio di mio papà giocava un calcio spettacolare, anche se molti tendono a dimenticare. Sarri l’ho conosciuto il giorno che gli è stato consegnato a mio padre. Parlammo a lungo e ho visto che lui ha citato quest’episodio il giorno della sua presentazione. Avrei voluto ringraziarlo, ma non ci sono riuscito. Poi comunque mi ha chiamato lui. Spero faccia bene, ma bisogna avere pazienza».
INZAGHI – «Sono contento di come sta andando all’Inter. Per me non è una sorpresa, perché è un grande allenatore. Mi dispiace che sia andato via dalla Lazio, ma il suo ciclo era terminato».