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Monelli: «Sarri allenatore di spessore. E sul mio erede…»

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Monelli ha parlato di Lazio-Atalanta e del lavoro di Sarri, tornando però anche sul suo passato. Queste le sue parole

Monelli ha parlato di Lazio-Atalanta e del lavoro di Sarri, tornando però anche sul suo passato. Queste le sue parole, riportate nel match program della società biancoceleste.

GOL DECISIVO – «Con le regole di oggi, quel gol sarebbe stato assegnato a me. Era stata una vittoria fondamentale, perché noi eravamo in difficoltà. Ricordo ancora l’azione e la corsa per festeggiare e abbracciare Fascetti. Un successo che diede il via alla risalita verso la A dopo un campionato tiratissimo».

NUMERI – «Io capocannoniere? Sono orgoglioso di questo. Quella stagione è stata indimenticabile. E fui molto dispiaciuto quando andrai via. Insomma, una storia bellissima, ma finita male. Ricordo ancora l’affetto dei tifosi della Lazio. In molte trasferte sembrava che giocassimo in casa».

SARRI – «Gli anni di Inzaghi sono stati pazzeschi. Cambiare mentalità e allenatore dopo tanti anni non è mai semplice. In questo momento alla Lazio manca continuità, ma ci vuole tempo e pazienza. Sarri è un allenatore di spessore e porterà i biancocelesti in alto».

EREDE – «Difficile rispondere chi possa essere il mio erede nella Lazio attuale. Però devo ammettere che non pensavo che Immobile potesse segnare così tanto. Segna davvero in ogni modo. Io mi rivedo un po’ in Gilardino, anche se ha segnato più di me».

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