Europa League
Dinamo Kiev Lazio, Agostinelli: «Necessario partire con il PIEDE GIUSTO, servirà questo per vincere»
Dinamo Kiev Lazio, le parole di Andrea Agostinelli sul debutto dei biancocelesti in Europa League di questa sera
Andrea Agostinelli ha parlato a tag24.it di Dinamo Kiev Lazio, debutto dei biancocelesti in Europa League. Di seguito le sue parole.
PARTITA – «Dinamo Kiev – Lazio? Mi aspetto il risultato, prima di tutto. Credo che sia necessario partire bene, con una vittoria e con il piede giusto. Credo che Baroni vorrà fare un grande turnover, ma non è detto che cambiando molto, non si possa comunque vincere. Penso che il mister voglia farlo anche per gestire la rosa e per valutare tutti i ragazzi che ha a disposizione, ma in questo momento il risultato rischia di essere determinante. Questi giocatori, che non sono titolari, devono essere bravi ma anche avere un pizzico di fortuna per poter sfruttare al meglio le poche occasioni che gli vengono concesse. L’allenatore deve capire che ci sono, perché se domani Dele-Bashiru dovesse far male, poi per lui sarebbe difficile tornare nel giro dei titolari. Deve semplicemente fare quello che sa, e trovare continuità».
PORTIERI – «Non mi stupirebbe vedere Provedel, perché ogni allenatore la pensa come vuole. C’è chi decide di far giocare in Coppa un portiere e in campionato un altro, e chi invece preferisce non farlo. Se io oggi fossi alla Lazio farei giocare Mandas in Europa League, perché ha dimostrato di valere molto e credo vada gestito al meglio possibile. Diversamente, se avessi un portiere molto più forte su cui puntare, non rischierei».
BARONI – «Credo che Baroni abbia una buonissima mentalità e mi piace molto, ma quando hai un’idea di gioco così propositiva, devi cercare di aggiustare tutto ed intervenire rapidamente nel momento in cui sono gli avversari ad avere la palla. Le squadre troppo difensive devono dare qualcosa in più per vincere, quelle che invece giocano con continuità nella metà campo avversaria e mettono in campo tanti giocatori offensivi, poi devono essere molto rapidi a rientrare, altrimenti si va sempre in difficoltà».
EQUILIBRIO – «Quando tu giochi con tanti calciatori votati all’attacco, per avere un riscontro positivo quando la palla ce l’hanno gli altri, devi essere molto vicino tra reparti. La squadra deve essere corta, ma anche stretta. Praticamente devi essere a 7 o 8 metri così da poter recuperare quando perdi palla. Se invece sei lungo, vai in difficoltà anche con due incontristi a centrocampo. Purtroppo non abbiamo ancora la mentalità spagnola, ma l’idea di gioco di Baroni a me piace. Ora il tutto deve essere condito solo dai risultati, che sono determinanti.
NOSLIN – «È un ragazzo ancora piuttosto giovane, che ha però delle doti importanti. Bisogna saperlo aspettare, ma poi al tempo stesso mi domando da quant’è che aspettiamo. Isaksen? La Lazio ha cambiato tanto, ha perso giocatori fondamentali e ha cambiato mentalità. C’è chi sta riuscendo subito, e chi va aspettato. Io credo che questi ragazzi non siano dei campioni, ma sono giocatori interessanti, che possono fare molto bene».