2013
Dino Zoff: “Sabato sarà pareggio…Anelka? Alla Lazio avevamo…”
Lazio-Napoli ore 20:45 stadio Olimpico di Roma. Sabato sera ci sarà una delle prime sfide decisive per la preparazione alla volata finale del campionato. I capitolini, dopo i recenti passi falsi, devono vincere per riprendere un margine di sicurezza dalle inseguitrici, particolarmente dal Milan che oramai è a soli tre punti. I partenopei invece, credono nello scudetto e per farlo dovranno arrivare al big match del primo marzo più vicino possibile ai bianconeri, chiaro quindi che in queste giornate di febbraio sarà vietato sbagliare. La redazione di SkySport24 ha intercettato Dino Zoff, colonna del calcio italiano nonchè della storia della SS Lazio essendo stato presidente ed allenatore della società. L’ex portiere della nazionale ha analizzato quella che sarà la partita: “Il Napoli sabato ha uno scontro molto bello con la Lazio. Anche se i biancocelesti hanno dei problemi di infortuni, credo che a Roma sarà dura per il Napoli. E’ un momento importante. Lo scontro tra Lazio è Napoli è sempre stato uno scontro aperto a qualsiasi risultato. Certo il Napoli può far male in contropiede, ha Cavani, un attaccante pericolosissimo, però a Roma credo troverà un ambiente particolarmente duro. Io vedo un pareggio”. Commento anche su Anelka, che era finito nell’orbita Lazio anni fa: “Avevamo gente più forte di Anelka in quel periodo”. Ultima battuta sul numero di squadre che dovrebbero partecipare al campionato di massima serie, argomento molto discusso in questo periodo: “Io arriverei a 18 come minimo, perché 16 mi sembrano poche. Ci sono gli impegni internazionali, ma non per tutte le squadre. Questa analisi che si guadagna di più non so come l’ha tirata fuori. Non ho letto niente. Ma io credo che arrivare a 16 sia un po’ troppo. In Inghilterra, in Germania, sono molte più squadre e va tutto bene lo stesso, probabilmente ci vuole più organizzazione e trovare delle regole che vadano bene a tutti, con uno spirito molto più sportivo di quello che effettivamente le società mettono in campo”.