2013

Calcioscommesse, la difesa di Mauri: “Gervasoni è inattendibile. Ecco le prove della scommessa sul tennis” – FOTO

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AGGIORNAMENTO ORE 19.30 – Come sottolinea l’Adnkronos, i legali di Mauri, Amilcare Buceti e Matteo Melandri, sono pronti a tirare fuori la carta ‘jolly’: una documentazione che dimostra l’assenza di scommesse anomale nell’agenzia di Luca Aureli.  

AGGIORNAMENTO ORE 15 – L’avvocato Amilcare Buceti, difensore di Stefano Mauri, ha rilasciato queste dichiarazioni al termine dell’udienza: “Usciamo da questo procedimento con la consapevolezza di aver consegnato alla Commissione Disciplinare elementi fattuali che vanno in direzione obiettivamente opposta alla suggestione vagheggiata dalla Procura Federale. Siamo stati in grado di organizzare in tempi ristrettissimi modalità difensive che costruiscono una spiegazione precisa, riscontrata oggettivamente sulla base di dati e rilievi obiettivi e documentati circa l’estraneità del calciatore alla vicenda contestata. Su Lecce-Lazio non c’era nulla, era un deserto probatorio prima di cominciare l’udienza di oggi. Anche su Lazio-Genoa siamo stati in grado di mettere a disposizione della Commissione ogni elemento utile per accertare l’estraneità del calciatore.  Oggi mi sento più sereno, lo posso affermare con maggiore tranquillità. È stato un confronto leale, aspro. Rispetto alla nostra difesa, alle nostre allegazioni difensive, che sono state messe a disposizione di Palazzi, ho registrato un sostanziale silenzio. Questo è il dato che proponiamo all’attenzione dell’opinione pubblica, ora è chiaro che dobbiamo attendere sereni il pronunciamento della Commissione. Certamente usciamo da queste stanze con un pizzico in più di ottimismo. Abbiamo ragione di ritenere che la Commissione lavorerà secondo giustizia“.

AGGIORNAMENTO ORE 13.35 – Il processo è chiuso.

AGGIORNAMENTO ORE 13.25 – Al termine degli interventi, la difesa di Mauri ha pubblicato il seguente comunicato stampa nel quale sono analizzati i passaggi più decisivi. “Auspichiamo che la Commissione riconosca la assoluta estraneità di Mauri ai fatti contestati, e tanto sulla scorta degli obiettivi rilievi che appaiono documentati nella nostra memoria difensiva. Un processo fondato su regole di tutela di tutte le parti e’ la nostra migliore garanzia, ed e’ questo un presupposto di giustizia che può e deve trovare applicazione anche in questo procedimento. 

La memoria a difesa di Stefano Mauri, si snoda, tra gli altri, su 3 passaggi fondamentali.

 – Il primo riguarda la completa inattendibilità delle dichiarazioni rese dal sig. Carlo Gervasoni, unico soggetto di riferimento dell’accusa, che risultano contraddittorie e inattendibili, non trovando mai e in nessun caso riscontro né convergenza con le dichiarazioni rese da altri testimoni. Tantopiù che in altri procedimenti la manifesta inattendibilità di Gervasoni è stata puntualmente verificata. Inoltre Gervasoni non riferisce mai circostanze dallo stesso direttamente constatate, ma sempre ed esclusivamente fatti riferiti da altri soggetti, che, a loro volta, riferiscono di dichiarazioni apprese da terzi.

– Il secondo passaggio della memoria riguarda la documentazione depositata dalla difesa relativamente all’intero flusso di giocate registrate presso l’agenzie del sig. Luca Aureli, ritenuto dall’accusa collettore e strumento essenziale del concorso di Mauri alla presunta manipolazione delle partite contestate. Tale documentazione evidenzia in modo oggettivo la totale insussistenza di ogni anomalia riferibile ai risultati di entrambe le partite oggetto di contestazione.
Da tale  documentazione, che riguarda sia il flusso di giocate, che i tempi di registrazione delle stesse, che la qualità dei valori delle giocate (pochissime e di modestissimo valore), emerge chiaramente la assoluta inconciliabilità delle medesime con i presunti accordi manipolatori.

– Il terzo passaggio della memoria argomenta che risulta pienamente documentata la dichiarazione espressa da Mauri, sin dal primo interrogatorio di garanzia, che concilia perfettamente le sue giocate sul tennis, attraverso la scheda resa disponibile da Aureli (il cellulare di Samantha Romano), con i tabulati che registrano i contatti Mauri/Romano/Aureli per le giocate di Goldbet“.

AGGIORNAMENTO ORE 13.20 – Prende la parola l’avvocato Matteo Melandri, difensore del capitano della Lazio.

“Ci aspettavamo questo processo già un anno fa. Non basta contrastare l’accusa ma bisogna portare di più, una prova. I vari indagati non avrebbero dovuto parlare tra loro prima dell’interrogatorio. E’ un’anomalia incredibile. L’intervista di gegic annulla la custodia cautelare. Turati ammette coinvolgimenti (Ancora e Grosseto ndr) ma non vale come prova di partecipazione all’associazione a delinquere.Dovete fornire prove che smentiscono le parole di Mauri. Nonostante avesse detto sempre le stesse cose, l’accusa dice che ha raccontato un sacco di bugie. Ma lui ha sempre mantenuto la stessa versione. Aureli è il contatto per scommettere dei giocatori della Lazio. Per i contatti dalla scheda, non conta che Mauri per partire abbia alzato i soldi per la casa. Raccolte le giocate per l’agenzia di Aureli (mai lavoro così difficile per le tante giocate in un’unica ricevitoria), ma lui non gioca la partita. Lazio – Genoa giocata 86 volte, solo 7 vincenti e 6 su sistemi se io so la partita non ne gioco altre. Una è stata giocata con 500 euro sull’x al primo tempo e secondo tempo 1 alle 11.45 del 14 maggio esattamente un’ora prima dell’incontro tra Zamperini e Mauri.”

“Oltre a Zamperini e i biglietti sul Lecce non c’è niente su Mauri – prosegue Melandri – Che i due erano molto amici lo sapevano tutti. Per questo Gervasoni lo ha tirato in ballo. Otto vincenti, sette sistemi ed uno vincente circa 1500 euro sull’over 3.5 (almeno 4 gol, ma Mauri non ha una voce nei suoi conti fuori posto. Tracce di soldi ricevuti non ci sono, quindi Mauri ha dovuto scommettere per guadagnarci. Allora perché non ha giocato magari il risultati esatto?

“Abbiamo detto a Stefano che saremmo stati esposti visto che aveva un’altra scheda. La scommessa sul tennis c’è stata e l’aveva vinta durante gli Internazionali. I tabulati corrispondono perché Mauri chiede le quote del tennis ad Aureli. Il giorno dopo ci sono contatti, ma dopo tutto ciò finisce tutto! Nei giorni successivi ci sono anche quelle sul basket. Da queste ricostruzioni non si scappa: mi auguro che la difesa abbia contribuito a fornire una valida alternativa di visione. Ritengo che Mauri non meriti di vedere la sua carriera distrutta da questa condanna.”

 

AGGIORNAMENTO ORE 12.10 – Parla Amilcare Buceti, avvocato di Stefano Mauri: “Tutti i colleghi sono stati ascoltati con attenzione. L avvocato Gentile ha spiegato e esposto un dato evidente :la necessità ossessiva x far quadrare il cerchio nn può andare contro la ragionevolezza. Il ruolo di Gervasoni viene ritenuto a volte credibile e a volte no, Mauri apprende dai giornali che deve essere arrestato nel maggio 2012, noi vogliamo subito l interrogatorio di garanzia che non ci viene consentito e dopo quattro giorni veniamo ascoltati. Mauri mette a disposizione quello che tutt’ora rimane, non viene mai cambiato col passar del tempo; la misura diventa l’arresto domiciliare….noi pretendiamo che su questo si preannunci il tribunale naturale. L atto di accusa e’ debole e a lei dottor Palazzi ci sono voluti tre deferimenti x rafforzare l accusa. Nessuno a formello ha visto Mauri con Ilevsky. Massimo Pesce, mio collega, viene tirato in ballo x aver contatti con Ilevsky e Zamperini. Intanto a Mauri il tribunale di Cremona ha fatto cadere le accuse. Mauri e’ libero. Ho preteso e ottenuto la convocazione dei giocatori della lazio. Stefano e’ il capitano ed i giocatori sotto giuramento e nn hanno avuto nessuna esitazione a dire che Mauri è estraneo a tutto. La carriera di Mauri verrebbe polverizzata con 4 anni e sei mesi….lui e’ un lavoratore!! Vogliamo discriminarlo solo perchè è calciatore? Il quadro probatorio è debole e allora ci accanniamo in questo modo? Gegic non esita un secondo a smentire Gervasoni dicendo che Mauri nn centra nulla. Gervasoni e’ diventato importante dopo l’ interrogatorio di garanzia….non ricorda nemmeno com’è finita la partita madre, possibile nn ricordi l’esito? Tutto si basa sul credo del secondo me”.

 AGGIORNAMENTO ORE 11.37: Prende ora la parola il procuratore Palazzi che smonta la difesa dell’avvocato di Ferrario, De Rensis: “E’ irrilevante la tesi dell’avvocato di Ferrario in quanto le famose telefonate ed i contatti inesistenti non servivano dato che sia Zamperini che Ferrario erano a Lecce e si incontravano senza chiamarsi”.

AGGIORNAMENTO ORE 11.17: Al termine dell’intervento di Gentile si è presentato Stefano Ferrario, insieme al suo legale Antonio De Rensis che ha confermato l’innocenza del suo giocatore smontando tutti i reati contestati al suo assistito. Lo stesso giocatore afferma: “Se voi mi condannate per l’illecito, sappiate che condannate un innocente”. L’avvocato del Lecce, inoltre non vuole arrivare al patteggiamento in quanto “il Lecce calcio è estraneo da tutto ciò. Gervasoni afferma che Lecce- Lazio è stata combinata grazie all’intermediazione di Zamperini e che sarebbero stati corrotti 7 giocatori ma nessuno ricorda i nomi. Ci si ricorda solo dei portieri Benassi e Rosati”.

 AGGIORNAMENTO ORE 10.40 – Finita l’arringa difensiva dell’avv. Gentile. Nella parte finale il legale della Lazio ha praticamente dichiarato e richiesto l’innocenza di Mauri e quindi della Lazio, poichè oltre tutto quello detto in precedenza, gli sms tracciati ma non visibili del testo non possono costituire prova di illecito.

AGGIORNAMENTO ORE 10,15 – Ha inizio l’arringa difensiva dell’avv. Gentile. La difesa. Come aveva svelato già in questi giorni, si basa principalmente sul fatto che Gervasoni non è un testimoni attendibile, e il suo racconto non può essere preso in considerazione. Un motivo su tutti, perchè l’ex calciatore non racconta fatti visti in prima persona, ma riferiti da terzi. E inoltre perchè Gervasoni è stato ritenuto non attendibile da tutti gli avvocati presenti in aula. “Non si deve compiere un atto di fede per credere a Gervasoni, ma si deve stabilire cosa possa essere una prova o meno”. Inoltre l’avvocato Gentile basa la sua difesa su riscontri oggettivi come i contatti telefoni e gli orari: “Riscontri oggettivi sono i contatti telefonici e la compresenza a Formello prima della gara Lazio-Genoa di Mauri e Zamperini. Gli orari sono 12.42 e 12.44. Come si può combinare una partita in due minuti? E’ impossibile poi arrivare da Formello a via Archimede in meno di dieci minuti”.

AGGIORNAMENTO ORE 10.00 – Iniziato il dibattimento. Ha preso la parola Zamperini, che come presumibile, ha cercato di alleggerire la posizione di Mauri, confermando la sua innocenza.

AGGIORNANETO ORE 9.45 – Comincia a salire il numero dei tifosi presenti. E’ stato esposto anche uno striscione che recitava: “Attenti, i conti con la Lazio fateli bene”.

AGGIORNAMENTO ORE 9,20 – Ai cronisti prsente ha parlato l’avvocato Gentile: “La richiesta della procura è stata esagerata rispetto al risultato dell’indagine. È il gioco della parti, si cerca di alzare la richiesta sperando di ottenere una condanna. Alla procura interessa il risultato e affermare che c’è stato questo illecito. Noi non ci facciamo spaventare. Tutta l’indagine si fonda sulla presunta credibilità di Gervasoni, ci sono tutta una serie di argomenti che eliminano la portata degli indizi che la procura porta a sostegno dell’accusa. Preoccupazione in chiave Uefa? Non ci pensiamo , pensiamo a uscire da questa situazione. I tabulati telefonici? Sono stati spiegati da una serie di rapporti amicali tra Mauri e Zamperini e tra Mauri e Aureli. Stavano organizzando una vacanza che da lì a un mese avrebbero fatto a Formentera. Tutto ha uno spiegazione contraria alla spiegazione che dà Palazzi. Se un indizio ha un’ambivalenza di interpretazione allora non è un indizio”.

AGGIORAMENTO ORE 9.00 – Prende il via la secondo giornata del processo sportiva riguardante alcuni giocatori ed alcuni club tra cui Stefano Mauri e la S.S. Lazio. Pochi i tifosi presenti fuori dall Hotel NH Vittorio Veneto, stamattina si sarebbe dovuto svolgere un sit-in.

AGGIORNAMENTO ORE 20.00 – Sono arrivate abgele parole anche le parole del’avvocato Gentile “Domani speriamo di ridurre le pene” e di Matteo Melandri, legale di Mauri: “Mi sarei aspettato pene più basse rispetto alle argomentazione di Palazzi. Le argomentazioni sono state dettagliate ma non quanto mi aspettavo rispetto ai ricorsi che hanno presentato le difese. Rispetto a un quadro probatorio che a mio avviso è rimasto molto lacunoso, le richieste sono state molto elevate. Questo ci lascia ben sperare rispetto a quello che sono gli argomenti che illustreremo domani alla commissione disciplinare. Non abbiamo perso l’ottimismo. Le tesi sono sempre le stesse: la poca attendibilità di Gervasoni che è stata richiamata da parte di tutti i difensori. Il materiale probatorio acquisito nell’ambito dell’indagine di Cremona sempre quello è. Accanimento? È chiaro che Mauri è il giocatore di spicco della vicenda. Il fatto di avere giocatori di prima fascia in un’inchiesta così importante ha determinato da parte della procura in modo univoco le varie valutazioni probatorie. Nel caso in cui si fosse trattato di un giocatore diverso probabilmente le richieste sarebbero state diverse. Oggi non è cambiato niente rispetto a  ieri, sapevamo che le pene sarebbero state queste. Non siamo in presenza di un verdetto. Stefano attende fiducioso”.

AGGIORNAMENTO ORE 19.11 – Chiuso il dibattimento. Riprenderà domani mattina alle 09.30. 

AGGIORNAMENTO ORE 18.40 – Parla Benassi uno dei protagonisti di quel Lecce-Lazio del 22 maggio: “La partita sotto inchiesta è stato il mio esordio in serie A. Vivo un incubo (afferma visibilmente emozionato). La gente ha cominciato a pensare che che avessi fatto una cosa del genere. Confido in voi e spero capiate la mia situazione. Voglio tornare ad essere un calciatore. La perquisizione in casa mia è stata la cosa più umiliante che mi sia successa in 32 anni di vita”.

AGGIORNAMENTO ORE 18.39 – Parla Milcare Buceti, uno dei legali di Stefano Mauri: “Credo che alle 19.30 il presidente voglia chiudere l’udienza. Parlerò alla fine, mi pare irrispettoso anticipare argomenti difensivi. La richiesta di 4 anni è afflittiva, la giudichiamo fondata su presupposti insussistenti che evidentemente partecipano a quel disegno e a quell’accanimento nei confronti di Mauri. È una richiesta pesante che colpisce anche la squadra e questo per Stefano è motivo di profonda tristezza – riporta Lalaziosiamonoi –. Stefano non lo abbiamo ancora sentito, lo sentirò stasera. Lo sviluppo degli argomenti di Palazzi era prevedibile e scontato, è un lavoro ben confezionato, che noi riconosciamo al procuratore federale. La parola accanimento non va intesa necessariamente in senso negativo. Intendo dire che c’è un’attenzione particolarmente decisiva nei confronti di Mauri. Non possiamo non constatare come la procura federale abbia avuto la necessità di tre deferimenti per confezionare l’atto di deferimento, sono state chieste tre proroghe. Messaggio ai tifosi? Ne parliamo domani, sono la persona meno indicata, non posso non avere a cuore la sorte di Stefano e quindi anche quella dei tifosi. È un vicenda che deve chiudersi rapidamente speriamo nel migliore dei modi”.  

AGGIORNAMENTO ORE 17.42 – Dopo le arringhe difensive di Mattia Grassani e Maurizio Mascia, legali del Genoa e di Omar Milanetto, ha preso la parola proprio l’ex giocatore rossoblu: “Ho dedicato 20 anni della mia vita a questo sport, che ho amato e seguito con passione. Sono d’accordo con Palazzi quando dice che è una tristezza che questo sport si sia ridotto così. Io mi sono messo a disposizione per dimostrare la mia estraneità e ancora oggi sono qui per metterci la faccia, convinto di non aver fatto niente di male. Sono qui per ringraziarvi per quello che farete. È un anno e mezzo che combatto contro questa spada di Damocle e mi scoccia di avere un’ombra così pesante. Non credo di meritarla”.

AGGIORNAMENTO ORE 16. 22 – Ecco le richieste del procuratore federale Palazzi: Cassano 1 anno, in continuazione di quelle precedentemente erogate. Ferrario, squalifica di 3 anni e 6 mesi. Mauri, 4 anni e sei mesi: 3 anni per il primo illecito ritenuto più grave, più sei mesi per l’aggravente, 6 mesi per l’altro illecito più 3 mesi per incolpazioni rilevanti al divieto di scommessa. Milanetto, 3 anni e 6 mesi. Rosati, 3 anni e 6 mesi. Zamperini, 2 anni di squalifica in continuazione. Genoa, illecito aggravato 3 punti in classica, 2 per l’illecito più 1 per l’aggravante contestata. Lecce, 3 punti in classifica. Lazio, 6 punti in classicifica e 20mila euro di ammenda, applicabili per la violazione del diritto di scommesse. Due punti per l’illecito e 1 per l’aggravante (sia per Lazio-Genoa che per Lecce-Lazio).

AGGIORNAMENTO ORE – 15.42 – Riprende la seduta. Adesso il procuratore federale Palazzi si occuperà di Lecce-Lazio. 

AGGIORNAMENTO ORE 14.27 – Finita la discussione su Lazio-Genoa. Dopo la pausa pranzo (ore 15.30) si parlerà di Lecce-Lazio.

AGGIORNAMENTO ORE 14.12 – Secondo Palazzi c’era una grande amicizia tra Zamperini e Gegic. E la testimonianza di Gervasoni viene considerata come fonte attendibile. Attendibilità confermata da una serie di riscontri esterni. Mauri dichiara alla procura federale, prima che venga colpito dalle misure cautelari, che Aureli, amico di Zamperini, era per lui un perfetto sconosciuto. In realtà non solo lo conosceva, ma gli fornisce anche una scheda coperta. Inoltre il procuratore federale si chiede perché Mauri avrebbe dovuto contattare Zamperini con la scheda coperta se lo scopo di quella scheda erano le scommesse sul tennis e sul basket. Non regge questa ricostruzione alternativa. Un calciatore non sarebbe così ingenuo da usare un’utenza coperta per qualcosa di consentito, perchè sa benissimo che la cosa potrebbe insospettire.

AGGIORNAMENTO ORE 13.50 – Le parole di Artico, presidente della commissione discplinare: “Le ulteriore istanze di prove testimoniali presentate da Stefano Mauri sono inammissibili perché sono relative a circostanze notorie e irrilevanti. Ammette tutte le produzioni documentali depositate dalle difese e respinge le altre richieste istruttorie”.

AGGIORNAMENTO ORE 13.45 – E’ stata respinta l’istanza istruttoria della Lazio, ritenuta inammissibile.

AGGIORNAMENTO ORE 12.44 – La commissione disciplinare si è ritirata per decidere sulle istanze istruttorie.

AGGIORNAMENTO ORE 12.36 – Istanza istruttoria della Lazio. Parla l’avvocato Gentile: “Quegli incontri di Formello e di Lecce erano finalizzati alla consegna di biglietti, indicato come teste Maurizio Manzini, il team manager. E’ un fatto ripeto notorio, ma se dovesse essere messo in discussione dalla procura, allora insisto nell’ammissione della prova”. Istanza rigettata da Palazzi. Il procuratore federale sottolinea l’irrilevanza di tale mezzo istruttorio richiesto.

AGGIORNAMENTO ORE 12.25 – La commissione disciplinare ha accolto il patteggiamento di Gervasoni. Mentre ha respinto la richiesta istruttoria di Milanetto e del Genoa.

AGGIORNAMENTO ORE 10.45 – Si è ufficialmente aperto il processo. Come era prevedibile, il procuratore federale Palazzi ha accolto l’istanza di patteggiamento da parte di Gervasoni. 

AGGIORNAMENTO ORE 10.18 – Arrivano gli avvocati di Mauri e il legale della Lazio Gianmichele Gentile: “Le sensazioni sono molto buone, dobbiamo chiarire ed interpretare la vicenda in termini giuridici corretti perchè abbiamo già precedenti con la commissione disciplinare. Di concreto non ci sta nulla, ma c’è ottimismo. Mauri ha fatto bene a non venire, perchè si sta allenando con la squadra e la sua presenza non sarebbe servita a nulla. I tifosi possono stare tranquilli”, ha concluso Gentile. 

Comincia quest’oggi il processo che vede imputato Stefano Mauri per la questione calcioscomesse. Questa mattina, davanti all’Nh hotel, sede del processo, sono previsti tifosi e ci sono camionette di polizia e finanza per controllare il tutto.

Dall’inviato, Matteo Mansueti 

 

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