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Disservizio Dazn, il Codacons vuole l’annullamento del contratto
Il Codacons ha presentato un esposto contro DAZN a seguito dei disservizi: chiesta la revoca dei diritti televisivi
Il Codacons ha presentato un esposto contro DAZN a seguito dei disservizi registrati durante la prima giornata di Serie A 2022/23: chiesta la revoca dei diritti televisivi. Ecco il comunicato ufficiale.
RIMBORSO – «Sebbene l’emittente abbia sin da subito fatto sapere di essere pronta a rimborsare gli utenti, un eventuale rimborso non solo non sarebbe insufficiente ma evidenzierebbe con tutta evidenza l’inefficacia e l’inadeguatezza del servizio. Ad oggi tanto la Lega Nazionale Professionisti quanto l’Agcom non possono non prendere in considerazione le denunce degli utenti che hanno sommerso i social network quale segno di indignazione che ha raggiunto livelli altissimi, specialmente alla luce dei costi, per nulla ridotti, degli abbonamenti televisivi proposti dalla piattaforma. La Lega Calcio sembrerebbe aver permesso che la fiducia dei tifosi italiani venisse tradita una volta di più, e Dazn ha dimostrato di non essere all’altezza del servizio, come già evidente lo scorso anno».
ABBONAMENTI MENSILI – «Auspichiamo la sospensione degli abbonamenti finché non vengano risolti definitivamente i problemi che sembrerebbero provocare i continui disservizi nonché risarcire i danni subiti dagli utenti/fruitori del servizio che si sono visti impossibilitati ad accedere al proprio profilo online proponendo loro un contratto gratuito per un anno».
ANNULLAMENTO DEL CONTRATTO – «Si valuti se sussistono i presupposti per annullare il contratto siglato con l’emittente Dazn allo scopo di tutelare utenti e tifosi. E più nello specifico, di revocare nell’immediato, ed ai sensi dell’articolo 650 c.p., il contratto sottoscritto con Dazn se al termine della seconda giornata di Serie A si verificheranno eventuali ed ulteriori disservizi, anche di breve durata, così come quelli verificatisi nel corso della prima giornata di campionato, che possano comportare un grave danno dei confronti degli utenti/fruitori del servizio e con essi, di conseguenza, la mancata visione della partita».