2014
Domani all’Olimpico in 60 mila per i campioni del ’74
Unica, attesissima, emozionante. La serata di domani all’Olimpico – come riporta Repubblica – è destinata a restare nella storia della Lazio: oltre 60mila spettatori per celebrare tutti insieme il mitico scudetto del ‘74. Una festa dal nome significativo: “Di padre in figlio”. Un evento eccezionale. Unico, appunto. Come quel gruppo di pazzi scatenati che quarant’anni fa regalò alla Società sportiva Lazio il primo trionfo in campionato della sua storia. Era la squadra di Chinaglia e di Maestrelli, di Wilson e Oddi, di Re Cecconi e D’Amico. Uomini speciali e giocatori di talento, guidati da un allenatore che sapeva capirli e valorizzarli. La Lazio più amata. Quella che più di ogni altra ha consentito la completa identificazione tra tifoso e squadra. Erano (e sono) un tutt’uno, miscelati all’interno del concetto di “lazialità”. Sono passati quarant’anni, eppure la passione e la riconoscenza per quegli “eroi” non solo è rimasta intatta, si è addirittura rafforzata. Straordinaria l’affluenza di pubblico, in controtendenza rispetto alla media (circa 10mila spettatori) della Lazio nelle ultime partite di questo campionato. Conseguenza della contestazione nei confronti del presidente di oggi, Claudio Lotito, al quale i tifosi rimproverano proprio una scarsa attenzione alla storia del club più antico della Capitale: «Ma questa giornata non deve essere strumentalizzata — sottolinea Pino Wilson, capitano del ‘74 e organizzatore principale dell’evento di domani — e anzi deve servire a riunire tutte le componenti del mondo biancoceleste: tifoseria, società e squadra del nostro cuore». Un’organizzazione curata nei minimi dettagli: dalle 20.45, sul rettangolo verde si disputerà un triangolare tra la squadra del primo scudetto, quella che ha vinto il secondo nel 2000 e la Lazio di Fascetti del 1987, che nonostante la penalizzazione di 9 punti riuscì a salvarsi agli spareggi dalla retrocessione in serie C. Cragnotti, Mancini, Nesta, Mihajlovic e Stankovic sono solo alcuni dei personaggi che parteciperanno alla rimpatriata, oltre ai “ragazzi” del ‘74, ovvio. Poi Radu, Ledesma e Keita in rappresentanza della Lazio di oggi. In panchina, tra gli altri, Delio Rossi e Beppe Materazzi. E Tony Malco ha composto una nuova, toccante canzone: “Quanta strada Tom”, dedicata a Maestrelli, e verrà presentata prima del triangolare. Ci saranno anche i figli di Chinaglia, Re Cecconi, Lovati; verranno ricordati Vincenzo Paparelli e Gabriele Sandri. Una festa da vivere in apnea, tra applausi e brividi: ci si commuoverà, sicuro.