Hanno Detto
Donnarumma ne è sicuro: «Siamo pronti per questo Europeo e riguardo le avversarie…»
Donnarumma, il portiere della Nazionale commenta la partita vinta contro la Bosnia e si proietta su Euro 2024
Al termine della partita vinta dell’Italia contro la Bosnia, ha parlato ai microfoni di Sky Donnarumma, il quale si esprime cosi sulla sfida e su Euro 2024
PAROLE – C’è da lavorare, ma la squadra c’è stata. Si è visto un po’ di lavoro che abbiamo fatto. Siamo contenti di stasera e arriveremo in Germania nel migliore dei modi. Siamo pronti per iniziare, la squadra c’è e il gruppo c’è. Siamo contenti del lavoro che stiamo svolgendo, ma è normale che ci sia qualche sbavatura. Si è visto tanto questa sera, spero il mister sia contento del test. Ora c’è solo da continuare a lavorare. I giovani? Sono pronti, umili lavoratori e si mettono sempre a disposizione. Noi vecchi dobbiamo dargli una mano, ma hanno iniziato bene e sono tuti dei grandi giocatori
Oltre alla vittoria ho visto una buona Italia, questo test ci serviva a mettere a posto alcune situazioni. siamo pronti, è stata una buona partita. siamo tutti contenti e prontissimi per andare in Germania, domani si parte. Ogni partita la prepariamo in maniera diversa, ci sono situaizoni che devi fare diversamente. Il mister è molto bravo a metterci a disposizioni concetti, noi assolutamente le recepiamo bene. Dobbiamo solo lavorare e ascoltarlo perché è un grande maestro. Quanto manca per vedere la migliore Italia? Siamo a un buon punto, manca sicuramente un pochino. Sono convinto che andremo in Germania e altre squadre ci temeranno. È un gruppo difficile. Bisogna guardare partita dopo partita, cambieranno situazioni ma penso che tutti quelli che ci sono siano dei grandi giocatori e riusciranno a percepire cosa chiede il mister. Vedo un gruppo disponibile e acceso, che ha voglia di migliorare. Faremo un grande torneo, ci sarà da battagliare ma cercheremo di arrivare fino in fondo. C’è energia e voglia di stare insieme, siamo molto bravi a fare gruppo e questo può contraddistinguerci come accaduto nell’altro Europeo. Non vediamo l’ora di iniziare. Perché in Francia sono cattivi con me? Non lo so, cerco solo di dare il massimo. Il mio problema non è leggere o ascoltare, ma lavorare costantemente”