2014
E’ ancora pazza Lazio, ma stavolta non basta: col Torino finisce 4-3, il sogno scudetto-bis svanisce
Un anno dopo c’è sempre il Torino tra la Lazio Primavera e il tricolore. Al ‘Romeo Neri’ di Rimini c’è la semifinale, un appuntamento importantissimo per i biancocelesti che hanno intenzione di confermare lo scudetto della passata stagione e per i granata che vogliono vendicarsi della sconfitta ai quarti subita negli ultimissimi istanti di quel match. Le assenze per Simone Inzaghi non mancano: Serpieri e Fiore sono out per infortunio, Minala e Lombardi restano in tribuna per le rispettive squalifiche. Mister Longo risponde con il consueto 4-3-3 con il tridente offensivo formato da Aramu, Gyasi e Pardini.
PRIMO TEMPO – Pronti via e il Torino è già in vantaggio: Strakosha salva due volte in area di rigore, poi Aramu in mezza girata scaraventa il pallone in rete per l’1-0. Sembra il replay del derby di qualche giorno fa: è il 18′ e i granata trovano il raddoppio ancora con Aramu abile ad infilarsi in area di riore e freddare il portiere albanese. La Lazio sembra in bambola ma nel momento peggiore c’è il lampo firmato da Oikonomidis: serie di batti e ribatti in area, poi l’ex Atalanta decide di accorciare le distanze. Al 30′ però il Torino trova il tris: incursione di Gyasi sulla sinistra e cross al centro che trova la sfortunata autorete di Seck. Le emozione non finiscono qui e la squadra di Inzaghi accorcia nuovamente le distanze ancora una volta con Oikonomidis, che è il più lesto in area avversaria a risolvere una mischia.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con un altro gol, ma stavolta è della Lazio, che con Palombi centra il 3-3. Dopo qualche minuto il Torino sfiora il quarto gol con Pardini, ma stavolta i biancocelesti si salvano. Passato il pericolo, la gara vive un momento di sostanziale equilibrio: le squadre appaiono decisamente stanche, logore dopo una stagione intensa e piena di impegni. I 90 minuti gioco non tirano fuori vincitori, si va ai tempi supplementari.
SUPPLEMENTARI – Nei primi 15 minuti di extra-time c’è una sola grande occasione ed è per la Lazio con Elez che impegna Saracco al grande intervento. Il secondo tempo supplementare si apre invece con una magia di Antic da metà-campo, ma la traversa gli dice di no. Quando tutto sembra pronto per i calci di rigore, Morra si inventa una giocata da urlo in area di rigore e porta il Torino in finale. Il sogno di Simone Inzaghi e dei suoi ragazzi svanisce: alla Lazio non riesce il bis-scudetto.