2013

E se fosse Rozzi il vice-Klose?

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Classe 94, romano dalla nascita, laziale e profondamente innamorato della maglia biancoceleste. E’ il profilo di Antonio Rozzi, almeno quello di ragazzo, e già basterebbe secondo molti per avere più di una chance durante la prossima stagione. Il profilo di calciatore, invece, ai più non è molto noto, ma Antonio ha talento da vendere e durante le poche presenze raccolte la scorsa stagione ed il ritiro estivo insieme ai grandi, ha acquisito ancora più consapevolezza nei suoi mezzi. Ha realizzato diverse reti, non ultima la doppietta nell’ultimo test veneto contro lo Spezia. La società lo stima e conta su di lui, lo ha dimostrato proponendogli un contratto di tre anni, allora perchè non puntare totalmente su di lui come vice-Klose? Per chi pensasse sia troppo azzardato, gli basterà pensare che con Kozak è stata fatta la stessa cosa, e il cieco, anche se tra alti e bassi, ha subito ripagato con diverse reti. Magari è proprio quello che serve, basta una buona prestazione e sentire la fiducia per esplodere. Ai meno fiduciosi si può anche ricordare che nonostante tutto la Lazio ha delle ancore di salvezza come Sergio Floccari, che è sempre una garanzia e all’occorrenza può dare una grandissima mano. Serve coraggio e riflessione, ma anche per tutte queste ragioni, sarebbe poi così sensato comprare un attaccante straniero, sconosciuto, tutto da coltivare ed aspettare? Se si avesse la forza economica per prendere un grande calciatore la scelta ricadrebbe su di lui, è ovvio, ma prendere per prendere non è mai la giusta strategia quando sia ha un settore giovanile in crescita ed una Primavera Campione d’Italia, ma questo la società lo sa, anzi lo ripete da tempo, quindi c’è da stare tranquilli, e sperare che la Lazio possa ritrovare nel futuro, il suo nuovo Bruno Giordano.

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