2015

L’eclissi di Roma: il corpo celeste si interpone?

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Stamattina ci siamo svegliati sotto un cielo ambiguo, tetro, misterioso. Un cielo azzurro come piace a noi. Ma stavolta l’atmosfera era decisamente diversa. È successo qualcosa. Qualcosa che ha cambiato il corso della storia. Basta andare indietro di poco meno di 24 ore con le lancette dell’orologio, nella capitale qualcosa non va. C’è confusione, si sentono dei lamenti, degli strilli, c’è contestazione. L’Associazione Sportiva Roma viene sconfitta 0-3 all’Olimpico dalla Fiorentina ed esce di scena dall’Europa League. Ma fosse solo questo. Magari fosse solo questo. Già, perché, mister Garcia nel lontano ottobre 2014 disse senza mezzi termini: “La Roma quest’anno vincerà lo scudetto perché siamo una squadra fortissima, più forte della Juventus“. E allora ci chiedevamo come mai. Come mai il buon vecchio Rudi abbia salutato in ordine: Champions League, Coppa Italia, scudetto ed Europa League. Andrebbe spiegato un po’ a tutti, per primi agli stessi tifosi giallorossi, increduli di assistere alla seconda sconfitta consecutiva, stufi di vedere la Roma, la loro Roma, vincere solamente due delle ultime sedici partite e non gioire in casa addirittura dallo scorso 30 novembre. Decisamente troppo poco per chi era partito per vincere tutto, o quanto meno il campionato. Non dimentichiamo poi, come questo ambiente sia eccezionale nel far diventare fenomeni giocatori, con tutto il rispetto, mediocri. Da Manolas a Yanga-Mbiwa, passando per Ashley Cole, Holebas, Pjanic, Gervinho, Ljaijc e Iturbe, pagato la bellezza di 25 milioni di euro. Oppure Ibarbo e Doumbia, presentato come uno dei centravanti più forti d’Europa, che però in Coppa d’Africa sedeva in panchina per far posto a Tallo (sì, è proprio quel Tallo, non avete letto male). Non ci va neanche di confrontarli con le cifre d’acquisto dei calciatori biancocelesti. Sarebbe come sparare sulla croce rossa. Come sarebbe sbagliato, anzi forse è sbagliato, parlare di una squadra che non sia la Lazio. È sbagliato perché dovremmo pensare solo ed esclusivamente a noi. Ma per stavolta, solo per stavolta, lasciatecela passare. Ce l’avevamo qua. Perché ogni anno parlano, parlano e ancora parlano. E ogni escono, escono e ancora escono. Prima dalla Champions, poi dalla Coppa Italia, poi dallo Scudetto, infine dall’Europa League (e anche dallo stadio!). La differenza è proprio questa, tra noi e loro. L’arroganza e il sentirsi superiori (di cosa poi?), contro l’umiltà e la voglia non mollare mai. Eccola, l’eclissi. “Il temporaneo oscuramento, parziale o totale, di un astro dovuto all’interposizione di un corpo celeste“. Correggiamo: l’eclissi di Roma. E della Roma. Vai ‘corpo celeste’, fagli ‘sto scherzetto.

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