Eder: perché no?

Lazio, è tempo di Eder. Ederzito Antonio Macedo Lopez, più brevemente conosciuto come Eder è il nome nuovo sulla lista dei possibili acquisti della Lazio. Nato in Guinea-Bissau, ma con passaporto portoghese, e quindi comunitario, Eder è un centravanti di venticinque anni molto forte sul gioco aereo, grazie ai suoi 190 centimetri di altezza, ma ugualmente bravo anche con i piedi. Forse in Italia non è un nome di grido, ma in Portogallo gode della massima considerazione, sia dell’allenatore della nazionale Bento (5 presenze con la maglia lusitana) che di Cristiano Ronaldo che ha speso parole al miele per lui. Il Braga, club detentore del cartellino, lo aveva acquistato un anno fa dall’Academica Coimbra, fresca vincitrice della Coppa di Portogallo, per lasciare il segno in Europa. Il quarto posto nel girone ha significato la fine della stagione europea per il Braga, mentre quella di Eder si è interrotta anticipatamente a febbraio per un infortunio ai legamenti del ginocchio destro. Una vera sfortuna, visto che fino a quel momento Eder si era guadagnato la ribalta con 13 goals in 18 presenze. Proprio in quel periodo, il Tottenham si era fortemente interessato, trovando un accordo sulla base di 8 milioni di euro. Ma l’infortunio fece saltare tutto ed ora per avere Eder bastano circa 4 milioni di euro. Senz’altro, un buon investimento per la Lazio.

Qualora la trattativa non dovesse andare in porto, ci sono altri nomi per un eventuale vice-Klose: si pensa ad Altidore, che ha già avuto modo di incontrare l’attaccante tedesco con la Nazionale Usa. 23 goals con l’Az Alkmaar. Bacca del Barranquilla è un altro nome che affascina la dirigenza biancoceleste. In Nazionale la punta colombiana fa sempre coppia fissa con Falcao. Un’altra idea è quella dello sloveno Matavz, che ha espresso il desiderio di lasciare l’Olanda ed il Psv. Tra gli altri, continuano a piacere Matri, Immobile, Jonas ed Emeghara.