L'ANALISI DEL GIORNO DOPO - Lazio, una vittoria agrodolce: alimentate le speranze Champions, ma quanti rimpianti...
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L’ANALISI DEL GIORNO DOPO – Lazio, una vittoria agrodolce: alimentate le speranze Champions, ma quanti rimpianti…

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L’analisi di Sampdoria-Lazio, terminata con il punteggio di 1-2, grazie alla doppietta di Caicedo e alla rete nella ripresa di Quagliarella

La speranza non muore e con essa resta viva anche la Lazio. La matematica non condanna, quindi credere ancora nel quarto posto, è il minimo che si possa fare dopo tante battute d’arresto. Quattro punti dal quarto posto occupato dalla Roma, in attesa della partita dell’Atalanta. La Lazio il suo l’ha fatto. Almeno nella giornata di ieri, perché vincere dopo lo scempio visto contro il Chievo, corrispondeva al minimo sindacale. Coppa Italia perfetta, campionato insufficiente; questo è il bilancio stagionale al 29 aprile. Sperare nei passi falsi delle altre, dopo aver raccolto un punto tra Spal, Sassuolo e Chievo è già una piccola sconfitta, anche se in questo mini campionato Champions, nessuna ha dimostrato di essere perfetta. La Lazio ovviamente non ha voluto essere da meno e anche ieri, in una partita mai in discussione fino al gol di Quagliarella, stava riuscendo a complicarsi la vita. Poi i tre punti sono arrivati e con sè hanno portato un po’ di speranza. Minima, ma pur sempre una speranza. La certezza è solo una: la Lazio per andare in Champions dovrà vincere nelle prossime quattro. Se già con l’Atalanta dovesse esserci un pareggio, addio sogni di quarto posto…

UNO-DUE – Dopo la vittoria in Coppa Italia con il Milan, la Lazio è sembrata più matura, conscia dell’enorme occasione persa contro il Chievo. Tecnico, calciatori e società, si sono subito resi conto della debacle e sono voluti ripartire nell’unico modo in cui era possibile farlo: vincendo. Ieri i biancocelesti l’hanno vinta negli spogliatoi la partita, prima di scendere in campo. La determinazione e la voglia di conseguire il risultato hanno fatto la differenza e queste due prerogative, si sono viste subito nella corsa di 60 metri di Caicedo per il gol del vantaggio. Felipe ha creduto nello sbaglio di Colley ed è stato bravo a partire subito in pressing e a resistere al ritorno del difensore.  In quel gol c’è tutta la reazione della Lazio, che poi nella ripresa ha deciso di amministrare il vantaggio, essendo anche un po’ stanca per la prestazione di mercoledì. Poteva essere l’ennesima partita in cui punti pesanti venivano lasciati per strada, invece alla fine il successo è arrivato. Il palo di Romulo e il gol di Quagliarella sono stati una mazzata a cui non era facile reagire, ma la Lazio è tornata in carreggiata ed ha ripreso a macinare gioco. Senza strafare e con il pallino del gioco sempre in mano, i biancocelesti hanno conquistato una vittoria alla vigilia per niente scontata. Tutti hanno dato il loro contributo, fornendo ancora una volta una prestazione collettiva di alto livello. Il rientrante Wallace è stato uno dei migliori, Romulo ha creato tante occasioni, andando ad un passo dal gol. Cataldi ha corso e costruito gioco, Parolo è tornato il soldatino di sempre, Immobile è entrato bene dalla panchina e Lulic è stato come sempre l’ultimo a mollare nonostante la stanchezza. Di Caicedo neanche a parlarne, solo gol pesanti e da tre punti. Otto in campionato, uno in Europa League e doppia cifra complessiva a un passo. Ora sotto con l’Atalanta, nel primo dei due atti che ci saranno a maggio. E’ difficile, ma non impossibile. D’altronde alla Lazio le imprese piacciono e le cose facili da queste parti, non si sono mai viste.

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