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El Hadji Diouf su Keita: “E’ in gamba ma deve lavorare ancora tanto”
Intervenuto al gala della stampa sportiva in Gambia, l’ex giocatore del Senegal El Hadji Diouf si è intrattenuto a parlare con i giornalisti. Tra gli argomenti toccati anche il golden boy laziale Keita Balde Diao che ha recentemente optato per la nazionale africana piuttosto che per la Spagna. “Sta facendo molto bene alla Lazio – si legge su Senenews.com – ma dovrà continuare a sudarsi il posto nella sua squadra di club. Il Senegal? Ci si aspetta molto da lui: dovrà giocarsi bene le sue carte. E a chi gli chiede se Keita può essere il suo erede Diouf risponde: “E’ ancora troppo presto per dirlo. È un giovane in gamba, mi ha chiesto qualche consiglio. Lui deve scrivere la storia… Chissà, magari sarà anche meglio della mia”.
A proposito dell’attaccante biancoceleste si è espresso anche il presidente della Federcalcio senegalese (FSF) Augustin Senghor, considerato tra le persone decisive per convincere Keita a dire sì al Senegal. “Il mio lavoro per portarlo nella Nazionale Senegalese non è stato così intenso come si dice. La maggior parte dei compiti sono stati svolti da persone che vivono per il loro paese e per la Nazionale. Grande merito ce l’ha Ismalia Kane. Lui è l’osservatore della Nazionale senegalese in Italia e ci fornisce i dati dei giocatori che vede. Ha combattuto molto al fine di far arrivare in Nazionale Keita Balde. Anche il ct della Nazionale si è dato un gran da fare. Lo scorso ottobre Keita era pronto per giocare con l’under 23, ma il suo club non glielo permise. Noi gli avevamo mandato il passaporto senegalese, ma lui non lo ha mai ricevuto. Ha chiesto di parlare con un membro della Federazione e a quel punto sono intervenuto io personalmente. Il giocatore poi, come da richiesta, ci ha inviato un email nella quale ribadiva la sua volontà di vestire questa maglia. Io non ho fatto nient’altro, sono stato chiamato in causa solo per questo”.