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Elezioni Figc, ballottaggio tra Sibilia e Gravina

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Al via oggi le votazioni che decreteranno il nuovo presidente della FIGC. I tre scrutini non hanno condotto ancora all’elezione

AGGIORNAMENTO ORE 17:10 – L’esito del terzo scrutino rimanda al ballottaggio: uno tra Gravina e Sibilia sarà eletto con la maggioranza assoluta.

AGGIORNAMENTO ORE 16:10 – Neppure il secondo scrutinio ha condotto ad un eletto. Le percentuali ottenute sono le seguenti: Sibilia 40,41%; Gravina 39,29%; Tommasi 22,23% a cui si aggiunge l’1,07% di schede bianche.

AGGIORNAMENTO ORE 15:20 – Da qualche minuto è terminata la prima votazione, che ha portato nessun eletto ancora dopo il primo scrutinio. Ora si attende il secondo turno.

Inizieranno oggi alle 11:30 presso l’hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino, le votazioni che decreteranno il nuovo presidente della FIGC il quale sostituirà l’uscente Tavecchio. A votare, tramite scrutinio segreto, saranno 275 delegati delle singole componenti del sistema calcio italiano. Presenti i tre candidati: Gabriele Gravina, Cosimo Sibilia e Damiano Tommasi. Ovviamente presente anche il presidente Claudio Lotito, che sembrava volersi candidare salvo poi cambiare idea per tutelare la sua Lazio.

CHI VOTERÀ? –  I delegati saranno suddivisi in questo modo: 20 per la Lega Serie A, 22 per Lega Serie B, 56 per la Lega Pro, 90 per la Lega Dilettanti, 52 per atleti (Assocalciatori), 26 per i tecnici (Assoallenatori) e 9 per gli arbitri (Aia), nove. I voti dei delegati sono tuttavia soggetti ad un ‘peso’ percentuale diverso. L’articolo 3 del regolamento prevede che ai fini delle maggioranze assembleari i 275 delegati esprimano 516 voti, ciò per la diversa ponderazione di ciascuna delle componenti. Il voto dei delegati della serie A vale 3,09 a fronte del 1,17 di quelli di B, di 1,57 della LegaPro, dell’1,95 della Lnd, dell’1,98 rispettivamente dei calciatori e degli allenatori e dell’1,15 dei delegati dell’Aia. Pertanto 61 è il peso dei voti a disposizione della Lega A (ossia pari al 12%); 26 di quella di B (5%); 88 per la LegaPro (17%); 176 per la Lnd (34%); 103 per i calciatori (20%), la metà per i tecnici ed infine 10 per gli arbitri (2%).

MODALITÀ DI VOTO – Lo statuto FIGC prevede che l’elezione del presidente federale possa avvenire al primo scrutinio quando un candidato possiede la maggioranza di tre quarti (75%) dei voti validamente espressi dai delegati. Il quorum poi cala in progressione nelle successivi scrutini: al secondo basta la maggioranza di due terzi dei voti (66%), al terzo basta la maggioranza dei voto (51%). Superato senza successo il terzo scrutinio, “si procede al ballottaggio tra i due candidati che abbiano riportato la più elevata somma percentuale di voti espressi. Viene eletto il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validamente espressi”. In caso di mancata elezione di un presidente da parte dell’assemblea della Figc, il Coni procederebbe al commissariamento. Spetta alla Giunta nazionale del Comitato olimpico indicare il nome del commissario con una delibera, che va approvata dal Consiglio Nazionale.

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