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Emergenza Coronavirus, Capua: «Situazione delicata ma non bisogna seminare il panico»

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Emeregenza Coronavirus, le parole del professor Capua in merito all’allarme che da due settimane attanaglia l’Italia

Sono tantissimi i pareri che in queste settimane sono stati esposti sull’allarme Coronavirus. Il professor Capua ha detto anche la sua in merito ai microfoni di Radiosei.

«Situazione delicata, per non dire paradossale. Siamo alla quarta settimana d’allarme, spiazzati di fronte a qualcosa che non capitava da anni. Il Coronavirus è una di quelle situazioni che vanno ancora studiate. Le autorità italiane hanno lavorato benissimo, perché hanno subito messo in opera tutte le attività di prevenzione  e sostegno per casi a rischio. Non si sa quanto sia virulento e quanto duri l’attacco del virus. Oggi però ci sono notizie confortanti, come la diminuzione dei contagi. Le morti dei pazienti affetti da Coronavirus non sono dovute principalmente al virus stesso, ma il decesso arriva in caso di precaria salute o malattie preesistenti. Il Ministero ha provveduto in maniera corretta a mettere in quarantena i contagiati. Pare che se ne esca anche dal punto di vista sportivo. Il Ministero della Salute ha dato un ultimatum (8 marzo) e poi si potrebbe riprendere una vita normale, anche sotto il punto di vista delle attività sportive. Il contagio non significa automaticamente morte, si può guarire. Non si sa se questa influenza sia più o meno grave rispetto a quella ‘normale’. Il fatto che ci siano numeri importanti in Italia significa che ci sono più controlli, in Francia ad esempio, ce ne sono stati meno».

«La comunicazione? Già dall’inizio hanno parlato tutti, anche chi non aveva la competenza necessaria. Questo non ha aiutato a fare una  buona comunicazione. Non bisogna seminare il panico, ma spiegare con chiarezza che il contagio non porta alla automaticamente alla morte. 2.000 contagiati su oltre 60 milioni di Italiani, mi sembrano numeri confortanti, ovviamente nell’emergenza. Allo Spallanzani, ad esempio, sono guariti tutti. La Lazio? E’ da Novembre che dico che vincerà lo Scudetto, senza scaramanzie varie. Una squadra che gioca così bene, che non può non vincere qualcosa».

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