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‘Emozione Lazio’: “La gestione Lotito è al capolinea, se davvero ci tiene al club…”

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Nonostante alcune critiche, ‘Emozione Lazio – Consulta dei 100’è pronta a partite. L’idea di salvare la lazialità e di far tornare unito l’ambiente biancoceleste è uno dei punti primari, oltre quello di riportare il popolo biancazzurro allo stadio. E’ per questo che nella giornata di ieri a Roma si è riunito il comitato promotore dell’iniziativa, che ha stilato un comunicato dove esamina la fallimentare stagione della società capitolina.

 

DI SEGUITO IL COMUNICATO

 “L’Aquila deve tornare a volare nel cielo seguendo la sua stella polare della Lazialità. Per questo è indispensabile che l’attuale vertice societario faccia un passo indietro e dia vita responsabilmente ad una vera e propria rifondazione della Lazio. Emozione Lazio ritiene indispensabile avviare subito un processo di rifondazione del Club biancoceleste, nella consapevolezza che la presidenza del dottor Claudio Lotito è giunta al capolinea. Tale convinzione, determinata non dal pregiudizio ma dall’analisi oggettiva della realtà, è oggi il primo elemento di ritrovata unità del mondo biancoceleste. Perfino la sparuta minoranza della tifoseria, che manteneva aperto uno spiraglio di fiducia nei confronti dell’attuale gestione societaria, chiede oggi una svolta che soltanto un deciso, formale e sostanziale passo indietro del dottor Lotito può assicurare. Emozione Lazio sa bene di attendersi dall’attuale presidente, un gesto di generosità, probabilmente sofferto. Ma lo richiede, anzi lo impone, il bene supremo della Lazio, evocato e invocato dallo stesso Lotito, al quale comunque non mancherà il riconoscimento dei meriti della sua gestione, soprattutto nella fase iniziale del risanamento dei conti economici”.

 

LA NOMINA DI PAGLIA – Al meeting del comitato promotore ha partecipato via telefono il presidente onorario Eugenio Fascetti. Inoltre Emozione Lazio ha nominato suo portavoce Guido Paglia ed ha successivamente ribadito l’impegno sulle iniziative già annunciate: “Un confronto col prefetto di Roma Gabrielli per l’abolizione delle barriere che a tutt’oggi dividono le curve dell’Olimpico (cui, da tempo, si sta già battendo la Nord); la verifica della straordinaria prospettiva di fare dello Stadio Flaminio la casa della Lazio; la rinascita dei Lazio Club, perché torino ad essere i fondamentali presìdi di Lazialità sul territorio”.

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