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‘Emozione Lazio’, parla Montesano: “Uniti possiamo salvare 116 anni di storia. Cercheremo un confronto con Gabrielli e la società”

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Nasce in una delle annate più deludenti dell’ultimo decennio, “Emozione Lazio-Consulta dei 100”. Questo gruppo è stato fondato da Enrico Montesano con l’intento di riportare gente allo stadio e di ricucire la spaccatura tra tifosi e società. Per di più, oltre ad avere un confronto con Lotito per la presa in considerazione dello stadio Flaminio, si cercherà di instaurare un dialogo col prefetto di Roma, Franco Gabrielli, sulla divisione delle curve.
L’attore romano, fondatore del gruppo, intervistato da “Il Tempo”, ha spiegato il fine di questa iniziativa: “L’idea nasce grazie ad Angelo Tonello, storico dirigente della Lazio, che ha raccolto intorno a sé gli amici di sempre perché rammaricato dallo scoramento del tifoso semplice. L’obiettivo è unire tutti coloro che hanno a cuore la Lazio e sono disposti a superare ogni avversità per questo. L’ambiente è ormai sfilacciato ma vogliamo far capire che prima di tutto ci sono i colori biancocelesti, al di là dei risultati sportivi e delle divergenze con la società. Noi non siamo contro nessuno, siamo a favore della Lazio e vogliamo essere un elemento di coesione per l’ambiente”.

BARRIERE E STADIO – Quello delle divisione delle curve, resta un problema: “Il primo obiettivo è far nostre le istanze dei ragazzi della Curva Nord, dunque parlare anzitutto con il Prefetto per la rimozione delle barriere poi con la società per superare i motivi che portano i tifosi a disertare lo stadio. Per questo vogliamo essere un movimento di pressione civile e intelligente, per far capire a tutte le componenti che la divisione è deleteria”. Poi sull’abbandono del Flaminio:La Lazio nasce sportivamente lì. E credo che come nelle società inglesi, anche i tifosi dovrebbero essere proprietari del loro stadio. Mi sono battuto molto anche per rinsaldare il rapporto con i tanti Lazio Club sparsi in Italia e nel mondo”.

DIALOGO – “Ci sarà la prima assemblea e stileremo lo statuto del comitato, coinvolgendo tutti i veri laziali. Poi anzitutto cercheremo il confronto con il Prefetto Gabrielli e successivamente con la società”. Infine conclude con un messaggio: “Raccogliamo tutte le componenti della lazialità, è inutile che ognuno si arrocchi nel suo fortino. Più ci dividiamo al nostro interno e meno facciamo il bene della Lazio. Uniti possiamo salvaguardare la nobiltà e lo stile di 116 anni di storia, perché prima di tutto viene l’emozione Lazio”.

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