2014

Entusiasmo Primavera – Lombardi: “La squadra da battere siamo noi”. Palombi: “Tre punti importantissimi”

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Lazio-Crotone è finita in goleada, e al termine dell’incontro Lazio Style Radio 100.7 ha ascoltato alcuni dei protagonisti dell’incontro.

Palombi: “Non sono riuscito a portare a casa il pallone, il magazziniere se l’è tenuto (ride ndr). Il mister ci ha detto da subito di non sottovalutare la partita, loro davanti hanno buoni elementi. Portiamo a casa tre punti importantissimi. Col Bari sarà una partita difficile, dobbiamo prepararla bene. Ogni giocatore di questa squadra non ha paura di mostrare le sue qualità, anche chi gioca meno ripaga sempre con ottime prestazioni”.

Murgia: “Sapevamo che il Crotone veniva qui per fare la partita, sono stati tutti gol belli, non solo il mio. E’ una vittoria importante per la classifica. Il mister lo avevamo anche l’anno scorso, lui dà spazio a tutti, chi vede meglio in settimana va in campo. Noi ’96 sfruttiamo ogni occasione che ci viene concessa. Il gol? Quando ho calciato sono caduto e non l’ho vista neanche entrare, quando l’ho vista dentro sono stato contentissimo. Durante la settimana ci alleniamo sempre al meglio, senza cercare di fare tardi. Prepariamo la partita in base all’avversario che incontriamo ma l’attenzione dev’essere sempre la stessa”.

Lombardi: “Anche quest’anno siamo la squadra da battere. Possiamo affrontare chiunque. Mi piace essere il fulcro del gioco. L’azzurro un po’ ci sono rimasto male per la non convocazione contro la Germania, ma faccio il calciatore, lo faccio per la Lazio, poi se la Nazionale mi chiama è una cosa in più. Le convocazioni in Serie A sono state una cosa fantastica. Allenarsi in prima squadra è una cosa incredibile, ic’è un’altissima qualità. Con una squadra così i nostri obiettivi sono chiari. La Fiorentina ha qualità, ma come ho detto prima siamo noi la squadra da battere”.

Seck: “Il mio ruolo? Sono un terzino sinistro, ma se il mister mi vede altrove io non ho problemi. Il mio primo gol lo devo a Lombardi, complimenti per l’assist. Il calcio italiano è molto tattico, non si può stare un attimo tranquilli, bisogna attaccare e difendere. In Spagna si gioca più tranquilli, attaccanti come Lombardi non ti lasciano scampo”.

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