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Eriksson su Signori: «Quando ci fu la cessione…»
Eriksson, l’ex allenatore della Lazio ha svelato un curioso retroscena in merito alla cessione di Beppe Signori alla Sampdoria
Sven Goran Eriksson rimarrà per sempre nel cuore dei laziali. Allo stesso modo Beppe Signori. Eppure tra i due il rapporto fu sempre difficile fino alla cessione definitiva dell’attaccante alla Sampdoria. L’ex allenatore biancoceleste in un’intervista radiofonica con il giornalista svedese Olof Lundh, è tornato a parlare proprio di questo episodio.
«Alla Roma il terzo anno comprammo Boniek, una grande stella. Fumammo una sigaretta insieme. Io ero davvero stufo di quei giocatori più anziani che non giocavano il calcio che io volevo esprimessero. Così andai dalla società e dissi: ‘O questi giocatori, Boniek in particolare, spariscono o me ne vado io. E così fu. Il presidente (Dino Viola, ndr) mi disse che avrebbe potuto vendere gli italiani, ma non Boniek che era stato comprato dalla Juventus di Agnelli. Lo capii, ma io non potevo andare avanti in quel modo. Era io o loro. Mi è successo altre due volte in carriera. A Shanghai con Hulk ugualmente fumammo insieme e chiesi la cessione alla società. Ma era stato comprato per un’incredibile somma e così dovetti andarmene io. Sentivo la sensazione di dover rimuovere alcuni giocatori, altrimenti non sarebbe mai diventata una squadra dentro e fuori dal campo. Feci lo stesso con la Lazio, ma lì vinsi io e il club decise di vendere Beppe Signori».