2014
Errori ed esperimenti al Josè Alvalade di Lisbona: la Lazio agguanta il 2-2 al 91′ ma lo Sporting si aggiudica il trofeo ‘Cinco Violinos’ ai rigori
Eccolo qua, il primo vero test stagionale per la Lazio di Stefano Pioli. D’accordo, è solo un’amichevole. D’accordo, ci sono diverse assenze. D’accordo, la condizione fisica è quella che è, ma per la squadra scesa in campo questa sera allo stadio Josè Alvalade di Lisbona è stato un match molto importante sotto molti punti di vista. Lazio che si schiera con il 4-3-3 e tante, tantissime novità: Marchetti in porta, Basta, Novaretti, Cana e Radu in difesa; a centrocampo spazio a Ledesma come diga e a Pereirinha e Cataldi mezz’ali. Davanti tocca Felipe Anderson, Keita e Mauri, impiegato come falso nueve. Modulo identico per i padroni di casa.
PRIMO TEMPO – Partono forte i portoghesi che passano in vantaggio al minuto 5: imbucata sulla sinistra per Montero e servizio al centro per Andrè Martins che non può sbagliare a tu per tu con Marchetti per l’1-0. Tanti esperimenti per Pioli portano ad una squadra un po’ confusionaria e già in difficoltà dal punto di vista fisico. Tuttavia, tolto uno svarione di Cana a metà tempo, la difesa non corre altri particolari pericoli. E anzi, nel finale di tempo la Lazio rialza la testa: prima Pereirinha si divora un gol da posizione invitantissima, poi Mauri pareggia su azione da corner: Novaretti spizza, Keita corregge sul palo e il capitano appoggia in rete (forse in leggera posizione di fuorigioco). All’intervallo è 1-1.
SECONDO TEMPO (e rigori) – Pronti via sciocchezza di Marchetti in area di rigore che perde palla in area dopo aver tentato un dribbling improbabile e stende Andrè Martins: sul dischetto si presenta Adrien Silva che non sbaglia. La Lazio non ci sta e nel giro di 60 secondi ha due occasioni con Felipe Anderson: prima di testa, poi con una mezza girata al volo. Ma il risultato è sempre lo stesso: palla alta sopra la traversa. Al 68′ girandola di cambi: entrano Ciani, Cavanda e Braafhied, escono Basta, Cana e Radu, poi spazio a Mamadou Tounlara al posto di Mauri. All’86’ occasionissima nei piedi di Jefferson che calcia alto e al 90′ gran parata di Marchetti su Tanaka ad evitare il 3-1. È il più classico dei ‘gol mangiati’: contropiede condotto da Felipe Anderson e servizio in verticale per Tounkara che mette a sedere Rui Patricio e sigla, al minuto 91, la rete del 2-2. È il gol che vale i rigori. Decisivi gli errori di Keita e proprio di Tounkara: lo Sporting Lisbona vince il trofeo ‘Cinco Violinos’. Tra errori ed esperimenti, in Germania è lecito aspettarsi dei miglioramenti.
LE PAGELLE – Marchetti 4; Basta 6 (Dal 68′ Cavanda 6), Cana 5 (Dal 68′ Ciani 6), Novaretti 5,5, Radu 6 (Dal 68′ Braafheid 6); Pereirinha 5,5, Ledesma 5,5, Cataldi 5,5; Anderson 6,5, Mauri 6,5 (Dall’86’ Tounkara 6,5), Keita 6. All.: Pioli 6.