Cuore biancoceleste, aquila sul petto. Fabio Firmani è da sempre un grande tifoso della Lazio. La tifava da bambino, la guidava da giocatore, la continua a seguire, da lontano, anche adesso. Sì, perché il destino lo ha fatto diventare consulente di mercato dell’Al Wasl. La redazione di Lazionews24.com lo ha contattato in esclusiva per affrontare alcuni argomenti del mondo Lazio.
Come la giudica la stagione della Lazio fino a questo momento?
“La stagione é più che positiva. La Lazio é in lotta su tre fronti, l’unica squadra ad esserlo in Italia. In più gioca spesso un bel calcio”.
Giusto puntate forte sull’Europa League o alla lunga i punti persi in campionato contano?
“L’Europa League é una grande competizione e le squadre italiane dovrebbero prendere esempio dalla Lazio. Non si devono snobbare questi impegni perché in Europa ci sono squadre più forti delle nostre che ci tengono ad arrivare in fondo a questa competizione. Non vedo il motivo per il quale spesso sento ragionamenti diversi riguardo l’Europa League”.
Sabato all’Olimpico arriva il Catania, la rivelazione di questo campionato. Che partita sarà?
“Lazio e Catania sono due squadre che avendo sostituito due tecnici bravi con altri due altrettanto bravi stanno ottenendo gli stessi buoni risultati delle passate stagioni. Segno che grande merito va dato alle due proprietà e al lavoro dei propri dirigenti che mettono gli allenatori nelle condizioni ideali per svolgere bene il lavoro”.
I rientri di Mauri, ma soprattutto di Klose, potrebbero essere determinanti per il finale di stagione?
“Sicuramente recuperare Klose significa avere un’arma in più anche per il morale della squadra. Floccari e Kozak stanno facendo un grande lavoro ed hanno avuto il merito di dimostrare che non sono delle semplici alternative, fermo restando che Klose quando sta bene é tra i primi tre numeri nove al mondo”.
Quante probabilità ha la Lazio di vincere l’Europa League? E quante di raggiungere il terzo posto?
“Europa League e terzo posto sono due obiettivi difficili da raggiungere, dipenderà da molti episodi e circostanze. Di sicuro la Lazio ha le sue possibilità ma ci sono anche avversarie molto forti. Crederci é d’obbligo visto che la Lazio é una squadra solida e difficile da battere per chiunque”.
Il derby si avvicina, in Turchia schiererebbe la formazione migliore o la risparmierebbe proprio in vista della partita dell’8 Aprile contro la Roma?
“Metterei la formazione migliore in Turchia, non ci si può permettere di fare questi calcoli. In più la Lazio non ha problemi di rosa e chiunque giochi é all’altezza sia contro il Fenerbahce sia nel derby”.
In conclusione, ci parli del suo futuro: adesso é il consulente di mercato dell’Al Wasl. Più in lá potrebbe essere possibile un ritorno in Italia?
“Sto facendo esperienza all’estero per aprire il mio bagaglio tecnico ed umano. In questo momento il calcio italiano deve aprirsi di più al mondo esterno e curare rapporti con paesi emergenti. Non é un caso che sia stato in passato il campionato più seguito al mondo ma allo stesso tempo molto chiuso nei rapporti con l’estero. In Italia c’è bisogno di persone nuove che sappiano ricostruire sia in politica e così nel calcio”.