2013
ESCLUSIVA – Stefano Bizzotto ci presenta il Monchengladbach, poi su Petkovic…
Domani la Lazio scenderà in campo per la prima volta nel 2013 anche in Europa League. Una partita che varrà la qualificazione agli ottavi di finale che mancano in una competizione Uefa da dieci anni. L’ultima volta i biancocelesti furono guidati da Roberto Mancini e furono fermati dal Porto di Mourinho in semifinale. Ora la squadra vuole brillare anche sul palcoscenico europeo, dove si troverà davanti il Borussia Monchengladbach. Per saperne di più sul match di domani, la redazione di LazioNews24 ha contattato l’esperto di calcio tedesco nonché telecronista ufficiale della nazionale italiana Stefano Bizzotto. Il giornalista Rai ha analizzato la rivale europea dei capitolini.
Come vede il Monchengladbach, visti i risultati in campionato?
Si avvia verso un campionato senza infamia e senza lode, lontano dalla zona Champions. Io credo che si aspettassero qualcosa di più a Monchengladbach, però vedendo a posteriori l’operato della società si può fare un quadro più preciso. Hanno ceduto tre elementi chiave, uno per reparto: Dante in difesa, Neustadter a centrocampo e Reus in attacco incassando quasi 25 milioni ma indebolendo una squadra che aveva fatto benissimo l’anno precedente.
Come valuta i nuovi acquisti dei tedeschi, in particolare Xhaka?
I soldi derivanti dalle cessioni sono stati in parte reinvestiti in appunto Xhaka (obiettivo anche della Lazio,ndr) e Luuk De Jong, che si presentava con un bel biglietto da visita condito da 25 gol nel campionato olandese. Lo svizzero è addirittura finito in panchina ed è considerato il primo cambio a centrocampo, mentre l’ex attaccante del Twente sta faticando a trovare la porta. Oltre a questo si aggiunge il rendimento poco positivo di alcuni giocatori dello scorso anno come Hanke che in coppia in attacco con Reus aveva fatto benissimo. Io credo comunque che questa squadra abbia molti margini di miglioramento, quindi suggerisco alla Lazio di non sottovalutare l’impegno.
L’allenatore dei tedeschi, Favre, ha anche lui come Petkovic allenato in Svizzera. Come lo valuta?
Conosce molto bene la realtà tedesca e ha fatto molto bene anche con l’Hertha Berlino, mi sembra molto concreto e che sappia sfruttare al meglio le caratteristiche dei propri giocatori. Quest’anno non ha fatto niente di che finora, ma non si può dimenticare ciò che ha fatto l’annata precedente.
Proprio in questa stagione, la Champions è sfumata nei preliminari per la squadra tedesca.
E’ stata sfortunata nella partita di andata contro la Dinamo Kiev, mentre nel ritorno stava per fare l’impresa in Ucraina. Paga una partita, proprio quella di andata.
Passando alla Lazio, Petkovic invece sceglierà la squadra titolare. Come giudica questa scelta un po’ controcorrente per la mentalità italiana?
Chiaramente la Lazio è impegnata per obiettivi importanti in campionato e si può considerare una scelta controcorrente. Tuttavia dalla partita di Napoli sono passati cinque giorni, si può rigiocare con una formazione competitiva.
Al contrario di Napoli e Inter che hanno mostrato un’attenzione diversa verso questa competizione.
Io non capisco le società che spendono molti soldi per giocare le competizioni europee e una volta che raggiungono l’Europa League giocano con le riserve. Certo, la scelta di andare controcorrente fa onore a Petkovic anche se purtroppo, come sempre nel calcio, gli allenatori si misurano in base ai risultati.
Il lavoro dell’allenatore biancoceleste sta stupendo tutti, se lo aspettava?
Io devo dire la verità lo conoscevo poco perché non seguo il campionato svizzero. Ha fatto molto bene, la squadra ha giocato un buon calcio nonostante non abbia una rosa di primissima fascia. E’ chiaro che Klose e Hernanes siano due valori aggiunti, ma il resto era tutto da vedere per l’allenatore. Anche se la Lazio andrà in calando, non si potrà criticare per nulla Petkovic, pensando anche a partite come Lazio-Napoli, a mio avviso una delle più del campionato.
Dovrebbe essere pronto un rinnovo contrattuale per Petkovic, forse con ruoli manageriali stile inglese, è favorevole?
Il discorso manager all’inglese fa un po’ sorridere, ogni tanto diciamo c’è l’allenatore italiano che vuole fare il Ferguson. Vediamo insomma, in Italia non siamo abituati all’unione della figura dell’allenatore con la figura manageriale. Credo comunque che se c’è qualcuno in grado di interpretare questo ruolo soprattutto per cultura, sia proprio Petkovic che parla 6-7 lingue e può gestire anche le situazioni di mercato internazionale.
Come vede la Lazio in questi mesi finali?
Fondamentale sarà la gestione di questo periodo senza Klose. Intanto fuori l’attaccante tedesco si è messo a giocare e a segnare Floccari ed è un bella notizia per la tifoseria biancoceleste. E’ vero che è arrivato Saha, ma in rosa oltre a Floccari c’è anche Kozak, giocatore che in Europa League ha fatto delle cose interessanti.
Com’è il giudizio sulle scelte della società, oltre alla situazione relativa all’allenatore?
Non ha mai fatto il passo più lungo della gamba secondo le migliori tradizioni di Lotito. Ma, insomma, i risultati gli danno ragione e non solo, anche il gioco quest’anno è molto apprezzabile dato che la compagine di Petkovic esprime un calcio notevole.