Esclusiva-Paoli, direttore Tuttonazionali.it: «Cataldi? Lo stimo molto...»
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Esclusiva – Paoli, Tuttonazionali.com: «Ecco gli acquisti che fanno al caso della Lazio». E su Cataldi…

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ESCLUSIVA – l’intervista ad Alessandro Paoli, direttore di Tuttonazionali.com, sito riguardante a 360° gradi le nazionali giovanili italiane, ed anche esperto di calciomercato

Il calciomercato avrà ufficialmente inizio il primo luglio, con molte trattative già concluse in queste ultime settimane, primo club su tutti il Milan, la momentanea regina degli acquisti della nostra Serie A. Contemporaneamente l’Europeo Under 21 che si sta svolgendo in Polonia è quasi giunto al termine (la finale si giocherà venerdì e sarà tra Germania e Spagna), così la redazione di Lazionews24.com ha contattato in esclusiva Alessandro Paoli, direttore di Tuttonazionali.com ed opinionista presso Sportitalia, per parlare di mercato.

Lei che segue le nazionali giovanili italiane avrà visto giocare Cataldi con le varie selezioni, come considera questo ragazzo?

«Personalmente ho sempre avuto una grande stima per Cataldi. Nonostante non abbia avuto un percorso semplice, come magari hanno avuto altri suoi coetanei, è riuscito ugualmente ad affermarsi in Serie A seppur con alti e bassi. Credo che possa fare di più di quello che abbiamo visto finora».

Cosa pensa della situazione relativa a Cataldi, ritiene la sua cessione così scontata?

«Visto quanto accaduto nella passata stagione, la cessione sembra ovviamente lo scenario più realistico. Qualora non dovesse verificarsi mi piacerebbe vedere Cataldi con un ruolo da protagonista nella Lazio della prossima stagione, ma sono consapevole che quanto mi auguro è davvero improbabile».

In questo Europeo che è giunto quasi al termine, c’è il danese Ingvartsen che ultimamente è stato accostato ai biancocelesti, cosa pensa di lui?

«Marcus Ingvartsen è un centravanti danese che, per fisicità e caratteristiche, può ricordare Filip Djordjevic, ma rispetto al serbo, ha decisamente più dimistichezza con il gol (23 reti in 36 partite nell’ultima stagione con l’FC Nordsjaelland). Nel non brillantissimo Europeo U21 della Danimarca di Frederiksen è riuscito, comunque sia, a segnare il definitivo 4-2 contro la Repubblica Ceca, che ha permesso ai nostri Azzurrini di accedere alle semifinali con il risultato di 1-0 contro la Germania. Se dovesse approdare alla Lazio, considerando che si tratta di un classe ’96, sarebbe un colpo molto interessante, soprattutto in prospettiva».

Se dovesse consigliare qualche giovane talento alla Lazio, chi consiglierebbe ?

«Consigliare uno o più giocatori non è facile, specialmente non conoscendo molte dinamiche interne alla società. Per questo più che consigliare qualcuno alla Lazio, mi limiterò a dire quali calciatori mi piacerebbe vedere in biancoceleste. Faccio tre nomi presenti all’Europeo U21 in Polonia: il primo è il centrocampista offensivo danese classe ’95 Andrew Hjulsager del Celta Vigo; il secondo è il centrocampista portoghese classe ’95 del Porto Rùben Neves; il terzo ed ultimo è il difensore tedesco classe ’95 Marc-Oliver Kempf dell’Hertha Berlino».

Un pronostico per la finale dell’Europeo Under 21 tra Germania e Spagna?

«La Spagna, come ho sempre sostenuto, è sicuramente la favorita alla vittoria finale dell’Europeo U21. Le Furie Rosse di Albert Celades, che finora hanno vinto tutti e quattro gli incontri dusputati, sono la squadra con il maggiore tasso tecnico tra quelle presenti in Polonia. Disporre di calciatori del calibro di Saùl Ñíguez, Marco Asensio o Dani Ceballos, giusto per citarne alcuni, non è cosa da poco. A tutto ciò dobbiamo aggiungere che gli spagnoli, oltre ad essere i più forti, sono anche quelli che hanno espresso il miglior gioco sino ad oggi. I tedeschi, in teoria, non dovrebbero avere alcuna chance, ma se la pensassimo così commetteremmo un errore. La Germania, a cui mancano nove giocatori eleggibili per L’Under 21 (Brandt, Emre Can, Ginter, Goretzka, Henrichs, Kimmich, Sane, Werner e Süle) impegnati in Confederations Cup con la Nazionale maggiore, è arrivata in finale compiendo un cammino decisamente meno trionfale rispetto agli spagnoli ma, proprio per questo, vanno temuti poichè hanno tenuto fede al loro DNA di squadra mai doma e capace di arrivare sempre in fondo. Malgrado sia convinto che la maggiore qualità, in certe manifestazioni sia la discriminante principale per riuscire a decretare il vincitore di un trofeo, se c’è una squadra che può intaccare questa mia convinzione è proprio la Germania. Non è un caso che l’inglese Gary Lineker, ex calciatore professionista ed attualmente conduttore televisivo, disse: «Il calcio è un gioco semplice, ventidue uomini rincorrono un pallone per novanta minuti e, alla fine, la Germania vince».

 

 

 

 

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