2014

ESCLUSIVA – Massimo Maestrelli: “Il 12 maggio sembrava di essere in una casa gigante, dove ogni tifoso donava se stesso”

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Al termine dell’evento “Maurizio Maestrelli”, il fratello Massimo Maestrelli si è fermato ai microfoni di Lazionews24.

Com’è nata questa manifestazione un onore di Maurizio?

“Massimo Hallasz ha chiamato Monia (moglie di Maurizo Maestrelli) dicendole che avrebbe voluto fare qualcosa per ricordare in un modo diverso Maurizio e questa idea è stata veramente bella perché sembra che Maurizio sia ancora qui tra di noi, lui era innamorato di calcio giovanile. Andrea e Alessio, i figli, giocano a calcio, abbiamo fatto tante partire insieme, tante domeniche con il pallone e questo è il modo più bello di ricordarlo”.

Lunedì sera lei era allo stadio in occasione dell’evento ” Di Padre in Figlio” cosa ha provato?

Mi sono messo un po’ da parte, su una panchina di legno perché mi sono voluto godere da solo quel momento che penso rimarrà in ognuno di noi a vita. Siamo l’unico pubblico al mondo capace di fare una cosa del genere, sembrava di stare in una casa allargata, gigante, dove ogni tifoso dava se stesso. Il protagonista è stato il tifoso, l’artefice e il protagonista di quella serata.

Lei dice di non segue molto la Serie A, perché?

“Mi piace vedere il bel gioco, mi piacciono le squadre dove si capisce che c’è un bel progetto dietro, dove c’è qualcosa di ragionato. Vedendo la Serie A mi sono esso conto che lì qualcosa manca, quindi non mi appassionano molto quel genere di squadre”.

Cosa manca a questa Lazio per poter essere vincente?

“Penso basterebbe poco, tutti dovrebbero fare un passo indietro, si dovrebbe tenere conto dell’importanza dei tifosi e dovrebbero essere tutti più uniti, senza secondi fini, andare avanti per un obiettivo comune che è quello di portare i tifosi allo stadio. I tifosi della Lazio non vogliono lo Scudettto, una delle Lazio più belle è stata quella dei -9, che non ha vinto niente ma ha emozionato sempre. Società e tifosi“.

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