2014

ESCLUSIVA – Piccolo, ex compagno di Minala: “Ogni domenica veniva insultato per la sua età, ma ha passato tanti momenti difficili e merita rispetto”

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Una tastiera può esser un’arma più affilata di un coltello. Purtroppo non tutti sanno fanne un buon uso, ed un esempio lampante è la vicenda che si sta sviluppando intorno a Joseph Minala. Il dibattito gira intorno ad una presunta falsa età del giocatore che, per qualcuno, non sembra affatto essere un classe ’96. Così, il web si è scatenato con immagini sul giocatore e commenti del tipo “Un nuovo Eriberto”, “Ecco un altro Taribo West”. Ma queste frasi, scritte come se nulla fosse, hanno fatto male al giovane Minala: un ragazzo con un’infanzia complicata, che ha sempre sofferto.

Per conoscerlo meglio, la redazione di LazioNews24 ha contattato un suo ex compagno di squadra ai tempi della Vigor Perconti, Mario Piccolo, che ci ha raccontato da vicino la storia di Joseph: “Viveva in una casa famiglia e fu notato dai nostri osservatori proprio da una squadra legata a questa comunità. Venne alla Vigor con noi, per fare la Juniores Regionale, ma sin da allora iniziò a subire queste critiche. Noi compagni gli siamo stati vicini, ma lui ha sempre sofferto queste accuse. In particolare ricordo un episodio emblematico: era la semifinale contro l’Urbetevere, e lui ricevette insulti dal primo all’ultimo minuto proprio relativi alla sua età. Fu difficile calmarlo ed infatti fu ammonito. Un giallo pesante, che, vista la diffida, gli fece saltare la finale. A fine gara ci una sorta di rissa in campo, ma noi tutti eravamo molto arrabbiati per quello che era stato detto, in quell’occasione Joseph fu trattato malissimo, solo perchè sembrava più grande di quello che in realtà era”.

Ora la questione, si è espansa molto, ed anche i suoi ex compagni hanno seguito la vicenda: “In questi giorni ho letto che abbia addirittura molti più anni di quelli che ci sono sul suo cartellino – ha proseguito Piccolo – Ma è davvero una storia triste: lui è un ragazzo come gli altri, con comportamenti identici ai miei. Non ho mai avuto questa impressione, anche perchè giocava nel mio stesso ruolo ed avevamo un buon rapporto. Sono molto dispiaciuto, credo che il rispetto per la persona sia una cosa fondamentale e, soprattutto, che non si debba giudicare dalle apparenze. Ha già passato molti momenti difficili, credo che meriti rispetto, anche perchè una persona che non lo conosce, non dovrebbe avere la libertà di dire determinate cose “.

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