2014
ESCLUSIVA – Santiago, eccome se ci avevi conquistato! Il presidente del San Lorenzo: “È molto dispiaciuto, tornerà più forte di prima”
Nome: Santiago. Cognome: Gentiletti. Anni: 29. Professione: calciatore. Squadra: Lazio. È questo qui, l’esempio più schiacciante di come non bisogna mai giudicare qualcosa ancor prima di averla vista. Qui si parla di calcio, è chiaro. Ma vale per tutto. E, parlando di calcio, l’esempio del difensore ex San Lorenzo inquadra più di ogni altro tutto questo. Acquistato a sorpresa una notte di metà agosto, Gentiletti è stato immediatamente messo in croce da tutta – o quasi – la tifoseria biancoceleste. L’assonanza con Novaretti ha provocato battute inizialmente simpatiche, ma poi stucchevoli, fino a diventare irritanti. Perché il buon Diego giocava nel modesto campionato messicano, mentre ‘El Chueco’ ha vinto la Coppa Libertadores col San Lorenzo neppure due mesi fa. Gentiletti con l’ex Toluca ha veramente in comune solo l’assonanza (con tutto il rispetto per il numero 85).
COME CAMBIANO LE COSE – Parliamo di un giocatore vero, lo si è capito immediatamente. Tralasciando le ottime doti tecniche, in poco meno di 180 minuti ‘Genti’ ha messo in campo voglia, grinta e temperamento al servizio della Lazio. L’immagine di una settimana fa che lo ritraeva a terra con la testa insanguinata ne è la prova: alla gente biancoceleste piacciono giocatori così. O meglio, uomini così. Nessun proclamo particolare al suo arrivo, ma solo la voglia di fare bene, con umiltà. Bistrattato al momento dell’arrivo, rimpianto enormemente al momento dell’infortunio. Non sembrava nulla di grave, ma si sa, una lesione del crociato ti permette – bene o male – di camminare. Gentiletti ha lasciato il prato verde del Marassi sulle proprie gambe, così come sulle proprie gambe è entrato nella clinica Paideia. Ma il ginocchio ha fatto crack: verrà opererato in settimana e resterà lontano dai campi per non meno di sei mesi.
RIMPIANTI – Un vero peccato, la Lazio era finalmente squadra vera. Ha perso a Genoa, ma da tantissimo tempo non si vedeva la formazione biancoceleste dominare in questo modo lontano dall’Olimpico. La strana – ma solida – coppia formata dall’argentino e dall’olandese De Vrij, poi, stavano garantendo sicurezza in difesa. L’infortunio ha fatto male perché il giocatore era già diventato fondamentale nello scacchiere di Pioli, ha fatto male perché uno stop così lungo era totalmente inaspettato. In Argentina la notizia è già arrivata. Il ct della Selecciòn De Martino ha assicurato: “Lo stavamo per convocare in nazionale“. Il presidente del San Lorenzo Matìas Lemmens invece, contattato in esclusiva dalla redazione di Lazionews24.com, ha voluto mandare un messaggio d’affetto al proprio ex difensore: “Mi dispiace tanto, auguro a Santi ogni bene e un veloce ritorno in campo. Ci ho già parlato ieri, è molto dispiaciuto. È un grande giocatore ma soprattutto un uomo vero. Tornerà più forte di prima!”. E noi ci crediamo davvero. Forza Santiago. Ti aspettiamo.