Esclusive
ESCLUSIVA – Vitiello (MilanNews.it): «Contro la Lazio primo vero banco di prova». Poi su Biglia…
In vista del match tra Lazio e Milan, la nostra redazione ha contattato il giornalista di MilanNews.it, Antonio Vitiello, che ha detto la sua sulla gara
Domenica alle 15 lo Stadio Olimpico sarà teatro della partita tra Milan e Lazio. Dopo la vittoria acciuffata all’ultimo minuto contro il Chievo e la sosta per le Nazionali, il gruppo guidato da Simone Inzaghi dovrà vedersela con la squadra di Montella, rinforzatasi nell’ultima finestra di mercato. A qualche giorno dal match, la redazione di Lazionews24 ha contattato Antonio Vitiello – di MilanNews.it – che ha espresso la sua opinione sulla sfida contro i biancocelesti:
Lazio-Milan, che partita ti aspetti? Che tipo di gioco userà Montella per impensierire la squadra di Inzaghi?
«Sarà una gara molto difficile per il Milan. La Lazio in casa è una delle squadre più temibili del torneo, probabilmente Montella terrà fede al suo 4-3-3 anche perché con 17 Nazionali in giro per il mondo non ha avuto tempo di preparare cambi di modulo. Sarà il primo vero banco di prova per il Milan, il primo big match dopo sei gare vinte dai rossoneri in questo avvio di stagione tra coppa e serie A».
Quale giocatore della Lazio pensi che il Milan debba temere di più?
«Milinkovic Savic è uno dei migliori interpreti del ruolo, anche Immobile ha ripreso a segnare con frequenza importante da quando è arrivato alla Lazio. Il Milan deve fare attenzione però a tutto il collettivo biancoceleste, Inzaghi in questo è una garanzia».
Quanto sei soddisfatto dell’acquisto di Biglia, considerando anche la vicina scadenza contrattuale?
«Il Milan lo ha pagato 3-4 milioni in più rispetto alla media perché ha provato a strapparlo nella prima metà del mercato, proprio per mettere già la squadra a disposizione di Montella. Biglia è stata una precisa richiesta dell’allenatore, il regista che il tecnico sognava di avere. In Italia è uno dei migliori, senza dubbio, l’unico intoppo riguarda la tenuta fisica, ma ci sono Locatelli, Montolivo e Sosa pronti a sostituirlo in quel ruolo. Credo sia stato un ottimo rinforzo estivo».
Inzaghi, Pippo e Simone: due percorsi diversi. Qual è stato il fattore che ha permesso a Simone di conquistarsi la fiducia del club e raccogliere risultati così importanti e cosa, invece, non è andato tra i rossoneri e Pippo?
«Credo semplicemente che Simone abbia più attitudini ad allenare. Ricordo che Pippo parlava benissimo del fratello in vesti di allenatore, Simone è cresciuto in modo esponenziale anche grazie ad un settore giovanile impeccabile, vincendo pure trofei con la Lazio. Pippo invece è stato un grandissimo attaccante, ma forse ha voluto iniziare subito in un Milan difficile da allenare perché attraversava i peggiori anni della sua storia, in questo non è stato fortunato».
In una virtuale classifica di fine campionato, dove posizioneresti il Milan? E la Lazio?
«Il Milan deve per forza entrare in Champions per provare a rientrare quanto prima dalle spese del mercato estivo. Poi la rosa mi sembra competitiva quest’anno, quindi posizionerei il Milan al quarto posto, mentre la Lazio al quinto».